TESTO
Nessun salmo giustifica sfarzi, ma loro col marmo e con l'oro edificano spazi
dove pregano ipocriti e i preti predicano la nobiltà di uomini poveri... Falsi!
Improbabili profeti dell'approssimazione,
proliferando producono proseliti a provvigione,
prosciugano una progenie sprofondata, prona in prigione,
provata da proibizioni propiziatorie,
prostrata dalla prodigalità professata da questi professionisti,
profittatori provvisti dell'appropriata prolissità,
prospettano prosperità precludendo la promiscuità.
Prodigio di propaganda pro-terrore, proponendo protezione al proletario,
propaga il programma come una fiamma in prossimità del propano,
qua chi predica preda, io mi proclamo profano!
Amen,
a me non importa di crepare,
amebe in ginocchio da educare,
a meno che io non rinasca cane
a me non strozza il tuo collare!
Sputo sul tuo dogma nato dopo la dracma,
evito la tua parrocchia, siete il male.
Non bevo dalla tua coppa, non mangio la tua ostia,
piuttosto muoio di fame!
Se un asino sapesse disegnare e disegnasse una divinità
dipingerebbe un asino che sa volare e che guida gli asini dall'aldilà,
se a quel punto l'asino oltre alla fame conoscesse l'avidità,
inventerebbe il male, e venderebbe l'indennità.
Viene celebrata come una vera celebrità questa figura oscura piena di ambiguità,
nato dalla paura, fatto ad immagine e somiglianza della creatura più impura che puoi trovare in natura,
dalla sua altura si staglia, abbaglia, vanta una statura spaventosamente fuori misura
che ti farà pensare a tutto tranne che a misericordia e premura.
Simbolo di pace ed affetto, eletto da quelli che hanno eretto mura contro le diversità
demonizzando in una campagna anti-unità ciascuna sfaccettura di tutta l'umanità,
hanno contaminato una cultura, partendo con la pittura,
passando per la musica e la scultura, fino alla letteratura,
sono sotto copertura, che tortura!
L'arte a servizio di un artifizio, costretta al supplizio dal sodalizio
fra redditizio e fittizio, un vizio di forma che forma un vizio.
Tieni la bocca chiusa o ti viene cucita, mandi giù la cicuta come Socrate,
ci offrono russule tossiche, io ci soffro, ci soffoco, Sofocle.
Amen,
a me non importa di crepare,
amebe in ginocchio da educare,
a meno che io non rinasca cane
a me non strozza il tuo collare!
Sputo sul tuo dogma nato dopo la dracma,
evito la tua parrocchia, siete il male.
Non bevo dalla tua coppa, non mangio la tua ostia,
piuttosto muoio di fame!
No paid paradise, that's hell on earth,
a world as cold as ice petrified my heart.
It wont happens twice, you won't see me fall,
read it in my eyes: I don't believe a word!
Amen,
a me non importa di crepare,
amebe in ginocchio da educare,
a meno che io non rinasca cane
a me non strozza il tuo collare!
Sputo sul tuo dogma nato dopo la dracma,
evito la tua parrocchia, siete il male.
Non bevo dalla tua coppa, non mangio la tua ostia,
piuttosto muoio di fame!
Amen.
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Premi play per ascoltare il brano Amen di SKILL GEAR:
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Amen si trova nell'album La Corte dei Miracoli uscito nel 2024.
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L'articolo SKILL GEAR - Amen testo lyric di SKILL GEAR è apparso su Rockit.it il 2019-08-21 14:47:35
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