Presentazione di Isidoro Concas:
Il ritorno discografico di Somma Zero, col suo black and white mixtape, traccia una doppia linea di continuità su binari dall'ampiezza e dalle direzioni differenti generando uno spazio d'ascolto piacevolmente tridimensionale nella nebula di connessioni che lo attraversano.
Il lavoro solista di Simone è il primo ramo di questo interscambio: questa uscita arriva infatti dopo il precedente Seme EP, esperimento breve e scuro nel quale progressivamente il ruolo della sua penna viene messo in dubbio fino ad un termine che è strumentale e rivela l'immagine che era presente sullo sfondo dall'inizio – salvo progetti specifici come l'ancora precedente Peek-a-boo!, interamente prodotto da Davide Bava. Somma è infatti non solo la voce, ma anche il produttore della maggior parte dei suoi lavori: se in Seme EP questo secondo ruolo ha ingenerato una crisi dialogica dovuta al fatto che la sua persona artistica venisse osservata principalmente dalla prospettiva del testo e della performance, in black and white mixtape questa crisi viene risolta e pacificata, portando il ruolo del producer più in primo piano e concedendogli il respiro di muoversi in spazi di volta in volta differenti senza però reprimere la possibilità di dare voce anche alla sua scrittura, assieme alla moltitudine di altri ospiti. La risoluzione di questo discorso, con quest'uscita, posiziona Somma Zero in quello spazio di libertà in cui i due ruoli possono ora muoversi in autonomia, forti entrambi di un linguaggio personale e riconoscibile.
Secondo binario è invece quello dell'orbita Radiobluenote all'interno della quale questo mixtape si innesta, mondo citato fin dai primi secondi d'ascolto da Brattini, primo ospite nella tracklist di Somma Zero che si ritrova nuovamente ad aprire le danze dopo più di otto anni dal primo Mixtape di poesia 2011/2016 di RBN, curato dal suo fondatore Davide Bava. Ed è una danza che coinvolge tutta l'orbita del collettivo torinese, col quale Tencaioli collabora proprio a partire dal sopracitato Peek-a-boo!, pescando dal suo roster voci vecchie e nuove – sia nomi della più recente tendenza rap del collettivo come Colli, Botta Ovestriva e Dosr che elementi da altre sue epoche: dallo stesso Bava a Brownie, una delle voci dell'iconico Poesie per la Dora, fino a SOFIA_ (che a suo tempo debuttò per l'etichetta proprio con un producer album, Cornici) e al poeta e performer Luca Atzori, già presente in Voyeurismo. Se la storia dell'etichetta-collettivo è sempre stata attraversata da progetti a più voci, spesso attivati dall'iniziativa di una sola persona alla produzione, con black and white mixtape si aggiunge un altro capitolo (a distanza da tre anni dall'ultima opera collettiva, Propaganda) a questa storia mappando le evoluzioni, nelle voci e nelle attitudini, della personalità del collettivo.
Posizionato in questo crocevia di rimandi, black and white mixtape tuttavia non viene rallentato da ciò per una fruizione autonoma: fluisce come deve fare, aprendo finestre su squarci differenti di Porta Palazzo, Torino, col sudore di gatto e i suoi chiaroscuri, tagli prospettici su dettagli, come una serie di cartoline senza destinatario ed indirizzate ad Ognidove.
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