“Menomale che pensi a te” è l’ironico e dolceamaro refrain ricorrente in “Controluce”, a voler sottolineare la fortuna dell’amato – e non dell’amante – ad avere il coltello dalla parte del manico. “Amare in controluce” significa essere in una situazione di poca chiarezza e mancanza di una comunicazione sincera tra le parti, ma soprattutto con sé stessi. È amare incondizionatamente qualcosa che ci sta accecando, fino a farci perdere la percezione della realtà, al punto da iniziare a dubitare che al centro di quel sentimento ci sia semplicemente l’idealizzazione di una persona.
“Controluce” disegna il dramma di chi ama, di chi in una storia dà tutto e non si vede ricambiato nella stessa misura, perché per l’altro non è – e non sarà mai – una priorità, ma solo un piacevole divertimento.
Controluce
Mare
Descrizione
Credits
Scritto da Martina Battaglia
Eseguito da Mare">Mare
Composto e arrangiato da Martina Battaglia, Simone Carbone
Prodotto da Mare">Mare & Simone Carbone
Rec, mix, master di Simone Carbone
Batterie di Marco Fuliano
Artwork di Chiara Spanò
Foto e video di Jacopo Perinati
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