Canzoni contro la ragione è il primo lavoro discografico del trio che produce 6 tracce.
Il disco nasce dalla necessità di creare una frattura nelle logiche di razionalità e produttività dell’ambiente che li circonda. Esso racconta di un mondo sempre più ostile nei confronti della vita e di un’umanità che si definisce post moderna, post storica, post muro di Berlino, post guerra fredda, post sviluppo atomico, post covid, post crisi economica, ma che è in realtà l’umanità di sempre, con la differenza unica che si è disinteressata al rapporto con la natura: l’umanità post agricola. Canzoni contro la ragione parla di bancali, di funghi, di rami, di cortei, di alluvioni, di capre, di cirri, di montagna, di zone abbandonate e di città invase. E' un inveire contro il mondo che non conosce più gli animali, le piante, che non ha mai visto una gallina, che ha sostituito il sonno con il riposo, che ha sostituito la ragione con la logica ferrea della finanza, che ha sostituito il confronto con la guerra, la musica con la musicologia, la mappa con il territorio, l’amore con il possesso, la divinazione con gli algoritmi, la fiaba e la favola con l’auto rappresentazione ossessiva di se’ sui social, le cose sacre, come i fiori dell’estate e la merda delle capre con il denaro.
Canzoni contro la ragione
Stato Brado
Descrizione
Credits
Alessio Vanni: voce, synth, campionatore
Lorenzo Marra: sintesi modulare post agricola, live electronics
Lorenzo Valdesalici: voce, chitarra baritona
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