Rough

STEAD - Lo-Fi/Indie/Folk (London, UK) : “ROUGH” e “ROUGH OUT” Release Digitale,
REPETITIVE nuovo singolo e nuovo video-clip

Guarda il Videoclip di REPETITIVEsu vimeo.com/linopalena/repeti…

Ascolta ed Acquista Rough, Rough Out, Instead Digital Maxi Single,
Repetitive Digital Maxi Single" su BANDCAMP (stead.bandcamp.com) e ITUNES

Escono oggi, in formato digitale, "ROUGH" e "ROUGH OUT", prima pubblicazione full-lenght del progetto lo-fi/folk Stead, curato ed impersonato dal cantautore ragusano Stefano Antoci D'Agostino. Un'idea nata a New York, cresciuta nella Milano della borghesia indie pre vento del cambiamento, affermatasi come una delicata realtà della scena underground berlinese ed, oggi, di stanza nella Londra della grande depressione non solo economica. "Rough" raccoglie e sintetizza un lungo percorso di quasi 4 anni che, nel corso dei suoi tanti passaggi e dei suoi mille viaggi, ha coinvolto decine di personaggi della scena indipendente Europea e soprattutto Italiana. Cesare Basile, Marcello Sorge, Roberta Cartisano, Giuliano Dottori, Dave Muldoon, Veivecura e Francesco Saverio Gliozzi (Sursum Corda) sono solo alcuni dei nomi che hanno incrociato la strada di questo progetto. Recentemente re-masterizzato da Max Lotti, "Rough" racconta attraverso i suoi 8 brani più significativi questo viaggio. "Rough Out", versione ampliata e disponibile in esclusiva su BandCamp, lo completa ospitando, in una bonus folder, una seconda manciata di registrazioni, demo, out-takes e rarità raccolte qua e la tra Milano, Malmo, Celje in Slovenia, Berlino e Londra. La pubblicazione di "Rough" e "Rough Out" è stata anticipata dalla pubblicazione del singolo ed il videoclip di "INSTEAD", interamente auto-prodotto e disponibile già dal 2011. La release digitale di “Rough” e “Rough Out” viene oggi celebrata dalla pubblicazione del secondo singolo estratto da Rough "REPETITIVE", il cui videoclip è stato curato a Londra dal film-maker pugliese Lino Palena. Mentre è già in lavorazione a Londra il secondo lavoro del progetto Stead.

"Fu nel 2008 che lasciai un mondo che non mi piaceva per andare a cercare un mondo che non esiste. Avevo molte cose a quel tempo, cose che oggi rimpiango. Ma non avevo ciò che volevo. Ho raccolto alcune delle mie cose, altre le ho lasciate indietro. Quasi tutto era cambiato e qualche mese dopo cominciai a registrare il mio disco, il disco che oggi pubblico ufficialmente. Oggi, dopo più di tre anni, non ho ancora trovato ciò che stavo cercando. Una alla volta, giorno dopo giorno, persi tutte le cose che avevo. Tutto ciò che avevo costruito nel corso di anni finì per guastarsi. Solo un pugno di canzoni sopravvisse al cambiamento più difficile che io abbia mai dovuto affrontare in vita mia. Danneggiate. Sopravvissute a nessun mondo che non esiste. Ma io feci un tentativo e fu a quel punto che un milione di storie incrociarono la mia strada. Alla fine, forse, questo era ciò che "Rough" voleva raccontare. E questo è ciò di cui esso oggi racconta. Il luogo ideale dove una nuova piccola storia può oggi accasarsi e crescere. Perché questa è solo una delle tante piccole storie da raccontare e ... "un uomo può raccontare le sue storie così tante volte da diventare quelle storie egli stesso. Esse continuano a vivere dopo di lui ed, in questo modo, egli diviene immortale" (Will Bloom)