Un’altra estate che finisce, un altro viaggio e un’altra canzone. Stavolta non mi sono spostato di molto e ho seguito il flusso delle coincidenze.
A fine luglio del 2021, in una parentesi concessa dal Covid, finii a Schio, passai prima per Vicenza a salutare un amico, e a Schio vidi un concerto magico: i Bachi da Pietra e Giorgio Canali. Eravamo in un teatro, ogni posto era separato da un posto vuoto su cui avevano messo una corda. La cosiddetta distanza di sicurezza. Scrissi una canzone: “un disco, una maglia, una corda”. Il giorno dopo nell’hotel incrociai Giorgio e Giovanni.
A fine settembre di quest’anno i Fantasmi Dal Futuro e Giovanni Succi hanno suonato al Piroka di Toscolano Maderno e non potevo perdere quelle due persone che per puro caso avevo visto due anni fa, a Vicenza prima e a Schio dopo.
Coincidenze? Sì e non posso non rincorrerle. Quindi non mi sposto di tanto da casa e sul lago di Garda decido di salutare questa estate ventitré.
Ne esce una serata strana, alcolica, con tanta musica e (purtroppo) troppa poca gente, in cui ci sono stati tanti abbracci (a dispetto di quello che ci aveva negato il Covid), in cui conosco musicisti che si fanno il mazzo, in cui capisco cosa vuol dire credere in qualcosa. In cui qualcosa, come dopo ogni estate, finisce e in cui non possiamo fare altro che attendere, a volte sperare e a volte lasciare andare tutto come deve andare e magari cercare di capire se settembre ci piace davvero.
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