"Passeggeri clandestini" è il nuovo album di Stefano Devalle, tra il folk, il pop e il rock.
Pubblicato a un anno e mezzo dal precedente "Il mondo nuovo", si distacca da esso sia per le tematiche sia per la musicalità e le ispirazioni. Se quello era un album più vicino alla tradizione cantautorale italiana, qui si sta tra il rock e l'indie-rock d'oltreoceano, il folk-rock dei grandi gruppi italiani e il pop visto come musica popolare.
Molti i temi toccati anche in questo nuovo disco, a tratti intimista o comunque più incentrato sulla prima persona - singolare o plurale che sia.
Si passa dalla visione del mondo ("Canzone dell'addio", "Terra di plastica") a sentimenti ed emozioni personali ("Piccole cose", "Per te", "Alzati"), attraverso dei ritratti tra il sociale e il personale ("Siamo vivi", "Il sangue e l'inchiostro"), l'ironia de "La noia è qui", il quadro misterioso de "Il cacciatore" e la voglia di divertirsi continuando a fare "Il gioco delle rockstar".
Un secondo album registrato in home recording e depositato su Patamu.com , su licenza creative commons, che rispecchia la voglia di fare musica di Stefano Devalle, un ragazzo di ventun anni che riparte con il suo percorso artistico come un "passeggero clandestino".
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Passeggeri clandestini
Stefano Devalle
Descrizione
Credits
Testi e musiche di: Stefano Devalle
Stefano Devalle: voce, chitarra acustica, chitarra elettrica e basso
Elena Vincenti: cori in "Siamo vivi"
Valerio Levet: Fisarmonica in "Alzati"
Caricato in Mp3 256kbs per questioni legate alle dimensioni possibili da caricare.
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