E' importante sottolineare come l’intera vicenda narrata in “Radio Laleh” oscilli continuamente tra realtà e sogno. In questo quadro, ciò che accade realmente si fonde e si confonde più volte con ciò che avviene nei sogni fatti dal protagonista, a tal punto che, nei capitoli successivi al primo, non vi sarà più alcuna distinzione. Occorre perciò pensare a questa storia come a una narrazione in musica che offre la potenzialità di territori di senso insospettati, assicurati forse più da ciò che si prova anziché da ciò che si spiega. Qui l’amore è una visione quasi sempre impalpabile, l’eros è l’unica religione a cui soccombere, la precarietà è una condizione costante e la fuga è l'unico mezzo per mantenersi vivi. Tutti questi temi - in parte già incontrati in altri lavori precedenti dei Sudestrada - qui si incrociano con un mondo più oscuro e misterioso che ha luogo nelle remote regioni dell’inconscio. Desideri repressi, disillusioni, riflessioni sulla vita e sull’incapacità di agire fanno ripetutamente visita al protagonista, continuamente perso nella perenne ricerca di un “altrove” periferico che prende forma, capitolo dopo capitolo, nelle molteplici geografie della sua mente.
Sudestrada è un progetto musicale indipendente con base in provincia di Forlì-Cesena. Dopo un primo approccio al mondo del pop d’autore, il progetto si avvicina progressivamente alla musica elettronica, dando vita ad una particolare forma di elettro- pop in continua evoluzione verso sonorità che confluiscono nel trip-hop, nella dub e nell’etno-elettronica d’ispirazione mediterranea.
Dopo "Arcipelago" (2018), disco d'esordio, è la volta di "Microclima" (2020), secondo album ufficiale. In entrambi i casi, a sorreggere l’impalcatura, ricorre uno dei temi principali del progetto Sudestrada: leggere dentro sé stessi all’interno del complesso mondo contemporaneo, tra precarietà e ricerca necessaria di una fuga esotica, in cerca della propria identità.
Da qui, l’amore come visione quasi sempre impalpabile, l’eros come unica religione a cui soccombere, la precarietà come condizione costante, la fuga come unico mezzo per mantenersi vivi. Fughe reali o immaginate, plurali o private. Quello che si cerca in maniera spasmodica è la sacralità di un corpo, la possibilità di un’isola, l’idea di una vita “altra” lontana dall’apatia della modernità, nella perenne ricerca di un "altrove" periferico che è anche archivio di luoghi, di odori e di suoni racchiusi nelle molteplici geografie della mente.
Negli ultimi due anni i Sudestrada si sono esibiti in locali come il Bronson, l’Hana-Bi e hanno partecipato a manifestazioni come l’Altura Festival sotto la direzione artistica del poeta Franco Arminio. Dopo essere stati semifinalisti al “Premio Lunezia” a Roma nel 2020, sono stati finalisti della XXXII Edizione di Musicultura.
Radio Laleh
Sudestrada
Descrizione
Credits
- Testi di Lorenzo Ghetti
- Composizione, produzione e arrangiamenti a cura di Francesco Cinque e Lorenzo Ghetti
- Registrato e prodotto presso “Miraggi Produzioni” studio a Cesena (FC)
- Mixato e masterizzato da Ivano Giovedì per “Miraggi Produzioni” presso
il “Waveroof Studio” di Castel Bolognese (RA) - Copertina a cura di Lucrezia Dell’Amore
- Hanno partecipato: Luca Di Chiara, Raffaele Balestri, Ivano Giovedì e Lison Valfré-Pradelles de Latour Dejean
-Distribuito da Costello's / Artist First
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