Quelli bravi direbbero: «Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi» (Jim Morrison, ndr). A quasi dieci anni di distanza dal loro primo disco, i Superquark tornano con l'album "Emozioni incomprensibili".
E quella della punk-rock band romagnola è una "rinascita" più che mai veloce: 11 brani che raramente scendono sotto i 120 bpm, popolati di vivaci riff di chitarra, rullate incalzanti e cori coinvolgenti.
Ironico per un gruppo che deve il proprio nome al popolare programma televisivo di divulgazione culturale ideato e condotto dal grande Piero Angela, di certo non passato alla storia per i ritmi forsennati.
"Emozioni incomprensibili", distribuito su tutte le principali piattaforme digitali da Duff Records, arriva dopo anni di pause, cambi di formazione e piccoli fallimenti. E anche per questo esprime la voglia di riprovarci che ha portato i quattro componenti del gruppo a chiudersi per un anno in sala prove, prima di registrare il loro ultimo lavoro.
Una produzione più matura rispetto al disco d'esordio "Get for Ass" (2011), con brani più veloci e tecnici. E, stavolta, tutti in italiano. I testi erano stati concepiti in inglese, ma in fase di registrazione la band ha deciso di "convertirli" in lingua italiana. Resta costante l'ispirazione all'hardcore melodico e allo skate punk americano (Nofx, Lagwagon, No Use for a Name).
Alcune canzoni sono intime e introspettive (come "Re" o "Indaco"), altre sono veri e propri "inni" alla spensieratezza, un modo per urlare la voglia di libertà che da sempre accompagna i Superquark.
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