Mistera ovvero misteri , ovvero “nessuna spiegazione plausibile a un fatto o avvenimento”. Abbiamo scelto “Mistera” come titolo di questo lavoro perché sentivamo la necessità di riportare alla luce fatti storie e leggende legate a tutto ciò che è rito, superstizione e magia di cui è intrisa la nostra terra.
La tematica del “Mistero” avvolge da sempre lo spessore popolare. Avvenimenti che avevano come protagonisti i personaggi più disparati (reali oppure inventati) ,spesso senza nessun fondamento storico o scientifico sono stati amplificati e tramandati oralmente e arrivati a noi come fascinose suggestioni di un tempo che hanno segnato e segnano ancora oggi quel sottile confine tra vero e falso, tra realtà e fantasticheria , tra storia e leggenda. Il mistero, i misteri, i “MISTERA” si rinnovano tutti i giorni e ciò che ieri ci sembrava inspiegabile oggi ci appare chiaro e ciò che oggi ci sembra inspiegabile ieri era fin troppo chiaro. Il senso del “misterioso è fortemente connesso ”alle radici della nostra cultura; quella magia che è fonte e musa ispiratrice della più vera e autentica espressione popolare che vive di memoria e che si rinnova nella memoria.
I Talèh hanno cercato di addentrarsi nei meandri fantastici della cultura popolare iblea raccogliendo e rielaborando testi e frammenti di storia popolare tramandata per poi ri-tradurla in musica, ridando voce a leggende dimenticate intrise di riti, superstizioni e credenze magiche, cercando di conservarne la freschezza narrativa tramite un’interpretazione musicale che li esalti e li renda ammalianti e fascinosi all’ascolto.
Il progetto nasce da una elaborata ricerca di usi, costumi e tradizioni tratti da autorevoli autori , scrittori e poeti iblei; con l’intento preciso di portare in musica un mondo sommerso di riti antichi, formule pagane, credenze bizarre e superstizioni dove ri-emerge l’anima popolare iblea con le sue contaddizioni , paradossi e “mistera” ma che nonostante tutto conserva intatta un’antica saggezza popolare.
Mistera
Talèh
Descrizione
Credits
Prodotto e registrato da Vincent Migliorisi presso il Mai Ohm Studio.
Missato da Carlo Natoli al Phantasma Studio Recording.
Masterizzato da Giacomo Bondi
Vincent Migliorisi: chitarre, mandolino, mandola, bouzouky, basso, percussioni,voci
Salvatore Dipasquale: voce, marranzano
Gianni Guastella: voce
Peppe Sarta: voce, fisarmonica
Andrea Chessari: percussioni
Etichetta Selzrecordz
Distribuzione Audioglobe
COMMENTI (1)
Bellissimo album, specialmente i brani: "Signuruzzu chiuviti" e ... "l'Amuri"... per non dimenticare dal vecchio album: "Se mi susu ca mi susu". Fantastici Ragazzi i taleh