Dopo il suo esordio ufficiale con
“All’apice”, primo singolo pubblicato lo scorso 17 maggio per Oyez!, presentato per la prima volta
dal vivo al MI AMI Festival 2024, l’artista torna con un nuovo brano inedito, “Muta”, in uscita
venerdì 14 giugno.
“Muta” è una richiesta di cambiamento. Una nuova pelle, in questo caso, diventa il desiderio di
essere un’altra persona, un nuovo “Io” che cambia forma o che prende quella di qualcun altrə.
Musicalmente si segue passo passo il testo, criptico e suggestivo che apre le porte a una
dimensione sognante. L'incipit è slabbrato e abrasivo, ruvido e fastidioso, oltre che sovraesposto
alla luce. L'imperativo che accompagna il terzo centrale della canzone è il battito che dà il tempo al
processo della muta, in una sorta di loop catartico in cui lasciarsi andare. Qui siamo al buio, e forse
anche sottoterra, le percussioni si fanno quasi tangibili, enfatizzando il climax del momento. Un
continuo sfregare e scricchiolare fa da sfondo, per rendere l’esperienza multisensoriale, materica,
viva. Infine, si emerge nuovi all’aperto, con una nuova pelle.
La musicalità del brano riporta al pop sperimentale anni 70 e al jazz come quello di artistə
quali Maria Monti e Battiato, ma anche all’ambient e avant-garde pop di Bjork o i Tortoise.
“Muta”, come il precedente singolo, ben cristallizza il lavoro di Tancredi Bin, organico e materico,
a tratti “naturalistico” con incursioni di field recording, un lavoro tridimensionale che quasi
si può toccare con l’ascolto. Non solo, come il primo singolo suggerisce, la dimensione visiva è
fondamentale per la scrittura dell’artista, che crea immagini suggestive e palpabili. Si tratta del
secondo brano estratto dall’album di debutto di Tancredi Bin, in uscita ad Ottobre 2024.
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