"Between The Lines" è una raccolta di brani che copre un periodo creativo di circa 3 anni, dal 2019 ad oggi. Affronta la necessità di dare voce a quel processo creativo che si svolge "fra le linee", in un terreno silenzioso e incontaminato da quel "voyeurismo mediatico" che ci spinge verso una lenta lobotomizzazione conformista.
Pur trattandosi di brani strumentali, ogni traccia lascia all'ascoltatore l'opportunità di immaginare una sua linea vocale e di interiorizzare il messaggio in essa contenuto.
Stilisticamente, l'album si posiziona nel genere Ambient e Idm, facendo tesoro dell'uso di strumenti non convenzionali come Toy Piano, Kalimba e Field Recording. Il protagonista tuttavia è il nastro, concepito come vero e proprio strumento creativo per realizzare droni ed atmosfere, completate attraverso l'uso dei sintetizzatori per il basso e le armonie. Le ritmiche sono realizzate in forma ibrida, ovvero, sintesi percussiva analogica lavorata "in the box" attraverso l'uso di sequencer, campionatori e mangler.
Il primo brano PaNiC, esprime nel suo loop infinito il paradosso di una società euforica ma precaria, ossessionata dal progresso ma schiacciata dalla sua stessa obesità difronte alla crisi sanitaria e politica.
I brani centrali, Worm - Blank Screen - Change my Mind e Pendulum invitano l'ascoltatore a non arrendersi ad un consumo bulimico, avido e superficiale della realtà, sommersa in una masturbazione collettiva fatta di like, ostentazione ed esteriorità.
I brani successivi, Memories - Over the Bridge - Messed Up, come in una lenta decompressione, descrivono l'importanza del percorso di crescita e del sapersi all'occorrenza ritrovare; in tutto questo è necessario dedicarsi del tempo, imparare a rispettare se stessi e le persone che ci circondano.
Come descritto nel brano finale "Falling"(l'unico cantato), la vita è una costante caduta, ci incrociamo per brevi istanti per poi perderci.....ogni istante ha pertanto un suo valore assoluto.
BIOGRAFIA
Ted Mazzone è un produttore indipendente, fondatore del duo Trip-Hop "Habaneko", già recensito anni fa su Rockit. Dopo una pausa creativa da quest'ultimo progetto, torna con un album solista, interamente strumentale.
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