La gipsoteca rappresenta il più classico dei "vorrei ma non posso", con le statue che sembrano lì in attesa che qualcosa stia per succedere: ballare, conoscersi, creare situazioni, dinamiche sociali. Niente di ciò potrà accadere e mai accadrà, immobilizzate in un momento in cui di fatto stavano provando a fare qualcosa. Rimarranno così, a guardarsi in eterno in quella stanza.
Il disco è incentrato su sonorità orecchiabili ed allegre, ma con un retrogusto malinconico, che non fa godere a pieno della spensieratezza delle melodie.
"Forse ricordi quel giorno di festa
La gente ballava dentro a quella stanza
Virtù dei deboli è avere pazienza
Ma tutti i miei sforzi non son mai abbastanza"
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