Descrizione

“Signora mia” parla di dittatura del politicamente corretto, di cancel culture e di nostalgia per i bei tempi andati che non sono mai esistiti - o che, se sono esistiti, erano belli solo per alcuni. Parla di paura di perdere antichi privilegi e di rifiuto nei confronti di un futuro che spesso è già presente. Soprattutto parla di chi si dichiara favorevole a questo nuovo presente, ma poi non sempre ha voglia di farci i conti di persona.

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