Il brano trae spunto dal detto napoletano “M’aggia levà tutt’ ‘e prete ‘a dinto ‘e scarpe”, dal significato simile all’espressione “togliersi i sassolini dalle scarpe”; simile, ma non uguale, perché non si tratta -appunto- di sassolini ma di vere e proprie pietre.
Questa canzone parla della voglia, troppo spesso repressa, di prendersi le proprie soddisfazioni, di togliersi tutte le pietre dalle scarpe, di raccogliere e di rispedirle con forza indietro al mittente.
Il tutto all'insegna del garage/punk-rock più viscerale, brutale ed immediato cantato rigorosamente in napoletano.
Il brano vuole essere il bigliettino da visita , insieme ad altri singoli, per poter arrivare alla pubblicazione del disco dopo l'estate 2022.
Pietre
Thelegati
Descrizione
Credits
I Thelegati nascono nel 2013 da un'idea di Danilo Di Fiore, Stefano Pelosi e Ciro D'Ambrosio, amici di lunga data che decidono di dar vita ad un progetto in cui poter esprimere se stessi al 100%. L’unico modo per farlo in maniera credibile era ciò che in seguito li avrebbe contraddistinti agli occhi (e alle orecchie) dei più: cantare in napoletano.
Dopo una lunga serie di concerti nel vesuviano, dato l’entusiasmo ed i riscontri positivi attorno al progetto, i tre decidono di intraprendere una strada più concreta e di produrre undisco.
“Zitto chi sape ‘o juoco” primo LP e compendio di quanto realizzato dalla band fino ad allora, viene pubblicato dall’etichetta napoletana FullHeads, ottenendo un ottimo riscontro in termini di consensi e di concerti.
Dopo l’uscita dall’organico del tastierista, presente fino ad allora in line up, i tre decidono di cambiare decisamente direzione, passando dalle contaminazioni tra napoletano e il blues più classico, alle sonorità più abrasive del garage/punk-rock più viscerale, brutali ed immediate, maggiormente in linea con gli ascolti e le inclinazioni attuali della band.
Registrano così, autoproducendosi, l’EP “Laceno Lake Session” con la partecipazione di Snail Mobile Studios. Tutto registrato rigorosamente in presa diretta e fissato in un video live all’interno di una residenza privata mediante uno studio mobile. Anche questo progetto permette alla band di proseguire in maniera proficua l'attività concertistica. Vincono svariati concorsi che li portano ad ottenere ottime aperture, come quella ai No Braino nell’ambito del Woody Groove Festival a Potenza e la vittoria del concorso nazionale indetto dal Pistoia Blues che li porterà sul main stage nel 2019, per aprire il concerto di Eric Gales e Robben Ford.
Nel 2020, la band decide di registrare un LP che potesse rappresentare in tutto e per tutto il loro momento creativo, affidandosi a Francesco Giuliano, sound engineer già presente in Laceno Lake Session, presso gli Hive Studios di Terzigno (NA). Il disco è stato registrato su banco analogico con una notevole attenzione a restituire l’impeto e la potenza che caratterizzano le esibizioni dal vivo del trio.
Concluse le registrazioni, la band entra in contatto con Paolo Naselli Flores, storico publisher e discografico italiano, che decide di avviare una collaborazione con la band per promuovere il lavoro sull’album attraverso la diffusione di singoli e videoclip secondo una strategia ragionata ed adeguata.
I Thelegati sono:
Danilo Di Fiore - voce/chitarra
Stefano Pelosi - voce/basso
Ciro D’Ambrosio – batteria
-Credits ”Pietre” :
Scritta, composta ed arrangiata da Thelegati
Produzione artistica Francesco Giuliano
Registrato, mixato e masterizzato da Francesco Giuliano presso HIVE STUDIOS di Terzigno (NA)
-Credits video:
Soggetto di Antonio Panariello, Thelegati
Regia, montaggio e post produzione di Antonio Panariello
Grafica Adriana Salomone
Registrato a Cercola (NA)
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