TESTO
Il caldo che m’assale
Sarà il confessionale
O quest’eterna lotta
Del bene contro il male
Durante la funzione
Avevo già il magone
Vedendola chinarsi
A prender comunione
Rimango solo e penso
Che ormai sono spacciato
Giacchè solo a pensarlo
Si cade nel peccato
credetemi ho pregato
le ginocchia ho consumato
da quando in sagrestia
quel giorno mi ha afferrato
“Baciatemi don Mario,
gettate quel Rosario
poniamo fine insieme
a questo inutile calvario!”
E non capisco perché
Tutto questo calvario
Affinchè io, Don Mario
mi accorgessi di te
e non capisco perché
ordinasti a Mosè
di non amar nessun altro
all’infuori di te.
E qui sotto l’altare
Mi limito a pregare
Chiedendoti perdono
Per quel che sto per fare
Ripongo la mia veste
E parto per Trieste
Ricordo ancora il finto
Stupore della gente
Tre rose in una mano
Cuore in fibrillazione
Ma appena alla stazione
La grande delusione
Lui bacia le sue labbra
Ed io su quel vagone
Ci lascio un cuore infranto
Di umile pastore
E non capisco perché
Tutto questo calvario
Affinchè io, Don Mario
mi accorgessi di te
e non capisco perché
ordinasti a Mosè
di non amar nessun altro
all’infuori di te.
E’ vero mio signore
Né in chiesa né in processione
Provai quel che provai
Quel giorno alla stazione
…E non capisco perché!
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DESCRIZIONE
Il caldo che m’assale
Sarà il confessionale
O quest’eterna lotta
Del bene contro il male
Durante la funzione
Avevo già il magone
Vedendola chinarsi
A prender comunione
Rimango solo e penso
Che ormai sono spacciato
Giacchè solo a pensarlo
Si cade nel peccato
credetemi ho pregato
le ginocchia ho consumato
da quando in sagrestia
quel giorno mi ha afferrato
“Baciatemi don Mario,
gettate quel Rosario
poniamo fine insieme
a questo inutile calvario!”
E non capisco perché
Tutto questo calvario
Affinchè io, Don Mario
mi accorgessi di te
e non capisco perché
ordinasti a Mosè
di non amar nessun altro
all’infuori di te.
E qui sotto l’altare
Mi limito a pregare
Chiedendoti perdono
Per quel che sto per fare
Ripongo la mia veste
E parto per Trieste
Ricordo ancora il finto
Stupore della gente
Tre rose in una mano
Cuore in fibrillazione
Ma appena alla stazione
La grande delusione
Lui bacia le sue labbra
Ed io su quel vagone
Ci lascio un cuore infranto
Di umile pastore
E non capisco perché
Tutto questo calvario
Affinchè io, Don Mario
mi accorgessi di te
e non capisco perché
ordinasti a Mosè
di non amar nessun altro
all’infuori di te.
E’ vero mio signore
Né in chiesa né in processione
Provai quel che provai
Quel giorno alla stazione
…E non capisco perché!
CREDITS
Testo: D.Petrilli
Musica: M.Bonelli - M.Tortoriello - A.Frosolini
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Il Calvario di Don Mario si trova nell'album 2011-2019_Vendemmie Varie uscito nel 2020.
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L'articolo The Occasionals - Il Calvario di Don Mario testo lyric di The Occasionals è apparso su Rockit.it il 2021-03-16 10:15:42
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