Nel n. 56 avevamo segnalato quel “tempo lineare” che sono i - presumibilmente padovani - The Shifty Split. Fermi nell’ “assenza cronologica-gorgo esistenziale Velvet Underground”, fanno tra i migliori rock’ n roll in circolazione. Moderno, citazionista, bianco-e-nero. Esattamente quello che deve essere: un teatro elettrico della falsità, tumulo/cumulo del mito. Nello smisurato ego dei musicisti rock, con senso letterario dell’ ironia a smussare l’ arroganza, provano a resuscitare cadaveri illustri: gli X (How Can You); infestano la musica di divertimenti fin(i)ti: i Ramones (Acnowledgements). Ma sono sorrisi avvelenati ed acidi, canzoni-processioni (Tell Me, End, e Nearer, satura di “Venus in Fur”), ebbrezze funeree. Da non perdere. (Dionisio Capuano) (BLOW UP n. 82)
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