Otto nuove tracce per 45 minuti di musica contraddistinta da una forte virata elettronica e marcate venature dark rispetto ai toni rock dell'esordio: ecco come si presenta il nuovo lavoro dei The White Mega Giant.
Rispetto all'album precedente, che muoveva nel rapporto microcosmo/macrocosmo, nell'esplorazione dello spazio interiore attraverso coordinate astronomiche, questo album trova una lettura più sintetica, ma non per questo asettica.
TWMG è disco dal tono cupo, che però dipana tutte le variazioni cromatiche del grigio, fino a un nero robotico.
Il passo successivo all'Antimacchina è la meta-macchina: il linguaggio e i timbri conseguentemente diventano più violenti, accesi, individualisti.
Sempre meno spazio per il nichilismo esistenzialista che permeava il loro primo lavoro.
Per gli ascoltatori più attenti TWMG può essere la colonna sonora di un film nero, dove spicca da subito la composizione, scritta con padronanza e consapevolezza da parte di una band matura, cosciente di essere ormai fuori dalle mappe, su una strada difficile e artisticamente non omologabile, con un sottofondo di nuove rarefatte stimolanti sonorità.
TWMG
The White Mega Giant
Descrizione
Credits
Alla songs written and performed by The White Mega Giant excepr vocals on "Hubots PT. 1" and intro vocals on "Heart Beat Quantize" performed by Laure G.
Recorded at Macaco Studio (TV) by Alberto De Grandis and The White Mega Giant
Mixed at Macaco Studio (TV) by Alberto De Grandis
Mastered at Solostudio (VC) by Cristian Milani
Original photo by Luca Bortolato manipulated by Marco Nicolé
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