“Il Cuore Non Parla” è il nuovo EP di Ticky B, da oggi disponibile in streaming su Spotify e su tutte le piattaforme digitali.
Anticipato da “Lady RMX”, riedizione dell’iconica tratta di Modjo del 2000, “Il Cuore Non Parla” è il primo progetto ufficiale di Ticky B, e arriva a quattro anni dal mixtrape “WELCOME BAKK”, pubblicato in freedonwload per Honiro nel 2017; nel mezzo, diversi singoli, il progetto “SEASON” e un lungo percorso di ricerca e crescita, personale e artistica.
Il nuovo lavoro di Ticky è infatti figlio di un periodo che, scandito dai vari singoli pubblicati, lo ha visto soprattutto lavorare sulla sua matrice stilistica. Influenzato da molte sonorità, sempre alla ricerca di una via d’uscita dalla comfort zone, il rapper nato a Sassuolo si è preso il suo tempo, senza fretta di pubblicare. La scelta di rimanere indipendente è legata alla volontà di realizzare un EP al 100% personale e libero: in “Il Cuore Non Parla” c’è tutto Ticky, a livello di pensieri, riflessioni, relazioni.
Prodotto principalmente da Frenkie G – a esclusione di “Amore”, firmata da Phil Hunting -, “Il Cuore Non Parla” è un EP che spazia su un’ampia gamma di sonorità: dalla UK garage all’afrobeat, passando per beat drill arricchiti dal sax, fino ad arrivare a chitarra elettrica e pianoforte. Un mix di mondi diversi, teoricamente lontani, ma tenuti insieme dalle atmosfere evocate dalla scrittura di Ticky. La ricercatezza del sound si sposa con quella dei testi: l’amore, forse il protagonista per eccellenza dell’EP, è raccontato da più prospettive, evitando i clichè, fotografandolo con immagini inaspettate. I differenti tappeti sonori stimolano Ticky a cercare chiavi di letture diverse, cambiando di volta in volta il leit motiv del brano.
Perché se il cuore non parla, è la musica a farlo, la vera voce di Ticky B.
“Il Cuore Non Parla” è stato registrato allo Studio Fortissimo (Cinisello Balsamo). Mix e master sono a cura di Stefano Giungato (Indie Hub Studio) e Mixbypunch. Le foto in cover sono di Kali Yuga, le grafiche di Gaetano La Peruta, le visual di Peter Marvu.
COMMENTI