L'album è un concept sull' "uscire allo scoperto".
Questo concetto viene espresso attraverso due strade principali.
La prima è quella introspettiva: le paure che ci frenano durante la nostra vita e che non ci fanno esplodere. Deus ex machina racconta come ci sia addirittura un Dio superiore che ci ha creati col cuore custodito in una teca (le nostre costole). Risulta quindi impossibile sfuggire al nostro destino. Il pilota automatico e L'incubo sono espressione del malessere interiore che attanaglia. Un uomo che vede tutto dal finestrino di una macchina che fa sempre lo stesso giro, non riesce a godere di ciò che sta al di fuori; così le cinture di sicurezza diventano il suo cappio al collo, la sua incolumità il suo boia, e si rammarica di non poter esplodere nell'imprevedibilità della vera vita. Così anche una donna che raccoglie tutto il suo dolore durante la notte e lo trasmette al legno con cui è fatto il letto sul quale riposa è il simbolo degli incubi che rimangono imprig…
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