Descrizione

collaboratore di importanti nomi del panorama musicale italiano in qualità di musicista e arrangiatore, è attivo anche nell'ambito teatrale, come attore ed autore.
Piccoli Pezzi Facili è il titolo del suo nuovo lavoro sulla lunga distanza, un disco che pesca a piene mani dal cantautorato di matrice classica, condito da sonorità moderne, con incursioni, come nella struggente La leggenda di Misurina, nelle atmosfere tipiche da chansonnier francese, richiamando le prime produzioni di Fabrizio De André.
La voce di Tito riesce a trasmettere serenità e dolcezza, complici i testi, sobri e raffinati, che trattano temi spesso riconducibili all'ambito dei sentimenti umani più puri e genuini, sempre eleganti e misurati.
Tito Pavan è un uomo, prima che un artista, gentile, e questo emerge a pieno dalla sua produzione.
Piccoli Pezzi Facili esce per SOYUZ Records il 31 Marzo, distribuito da Audioglobe e Believe.




"Piccoli pezzi facili è una raccolta di canzoni, di storie raccontate, di riflessioni sul nostro vivere e sentire. Il tempo, la conoscenza, il caso, la leggenda, la relatività, l’introspezione, i ricordi trovano spazio nelle dieci composizioni, fra strumenti acustici ed elettrici, ballate e generi misti, collaborazioni varie e suggestioni sonore. Un progetto nato con passione e impegno, perché “ci vuole pane e speranza, ci vuole amore, forza e costanza" per fare dei Piccoli pezzi facili così."


Il disco raccontato canzone per canzone:

La voce degli angeli parla del libero arbitrio, di quanto siamo effettivamente consapevoli della portata delle scelte che facciamo.

Piccolo invita a riflettere sulla nostra scala di valori, a quanto possiamo sottovalutare o sopravvalutare ogni cosa.

Io non ho voglia di niente suggerisce di non lasciarsi troppo influenzare dai contesti esterni e di focalizzarsi piuttosto sulle proprie priorità.

La leggenda di Misurina mette in musica la leggenda dell'omonimo lago, del Re Sorapiss e della Fata del Monte Cristallo.

Il mare in fondo ai tuoi occhi celebra la bellezza e la struggente profondità dello sguardo, che può essere allo stesso tempo meraviglioso e pericoloso.

Un altro tempo si interroga sulla linearità del tempo, sulla ineluttabilità del suo trascorrere e sulla sua possibile circolarità.

Un buon tè è il canto del cigno di un amore, in cui il proprio sentire si confonde (come in uno specchio) con quello dell'altra persona.

Tu sei libera evoca la storia di Olga, amante e collaboratrice di Pasternak, che sebbene venne per due volte imprigionata in un gulag, non tradì mai il suo amato e il suo capolavoro.

Anima: come due vecchi amici che si supportano a vicenda, legati indissolubilmente, silenziosi complici, affrontiamo insieme le sfide del nostro cammino.

Mi sembrava bellissimo è uno sguardo al passato, all’entusiasmo e alla curiosità che spingevano alla scoperta, a quella pura sensazione che tutto fosse (ed era) ancora da fare.

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