SEROTONINJA

SEROTONINJA

Tito Sherpa

2020 - Rap, Hip-Hop, Spoken word

Descrizione

PRESENTAZIONE a cura di Isidoro Concas

Il lavoro del liricista è opera di rielaborazione di presupposti. Si tratta di un processo alchemico che considera sullo stesso piano gli ingredienti ed il procedimento con cui li si trasforma, ed è soprattutto questo secondo elemento che in Sherpa spicca. Cresciuto tra le energie montagnine della Val Pellice per poi respirare a fondo l'aria di Torino e quella dei paesi dell'Est Europeo, Tito Pasini ha negli anni elaborato uno stile immediatamente riconoscibile e mutevole senza snaturarsi, cosa rara, nel quale convivono le tensioni sovrapposte della città ed il silenzio della natura, il misticismo ed il grottesco, l'esasperazione e l'ironia, l'anatema degli anziani sulle panchine e la velocità di pensiero dei sedicenni che sulle stesse panchine di notte fumano e fanno freestyle, avvicinandosi con il rispetto che si deve a qualcosa visto come un'arte marziale od un artigianato poetico.

Con già due mixtape all'attivo, l'ultimo dei quali uscito ben cinque anni fa, e dopo un'ampia sfilza di collaborazioni underground, Serotoninja di Tito Sherpa appare senza sensazionalismi o colpi di scena come la prosecuzione di un cammino già intrapreso con coscienza dalle prime registrazioni in cui Sherpa sia comparso: lo stesso sguardo, ma più maturo, e la stessa abilità, ma ancora più allenata, proseguono questa linea ideale in questi nuovi pezzi dalla forma di pianta nutrita bene, robusta e sana. La stessa centratura di un allievo di karate che, con costanza, ad ogni colpo sferrato dedica la stessa massima cura,
e che accede ad ogni beat con totale sincerità, senza mai perdere la propria radice ma adattandosi, come acqua in un recipiente.

Il viaggio dentro la selva intricata e ricchissima di sfumature dei testi di Serotoninja comincia con una presentazione che già da subito impone un livello di attenzione tanto alto quanto quello di immedesimazione, livello che si imporrà per tutta l'esperienza di ascolto: Tito si presenta nudo all'ascoltatore e subito lo trascina in una necessità comunicativa totale che sfrutta la musicalità del testo per suggerirgli una serie di giustapposizioni serrate, come il montaggio di un film d'azione. Il bavero da cui ti prende non verrà mollato fino alla fine dell'ascolto, in un alternarsi di ambientazioni e stimoli condito da numerose collaborazioni, andando a formare una nube densa di immaginario e sensazioni, concetti da scavare, barre da riascoltare. Il gusto della citazione altrui, colta o meno, si mescola all'originale abilità aforistica di Sherpa, addensando ancora di più il flusso di immagini e concetti.

In definitiva, Serotoninja è un disco che non vuole per niente sembrare leggero, e lo fa con onestà, riponendo in ciò la sua forza: nonostante la sua schiettezza, anche nelle tracce più leggere, Tito Sherpa regala con generosità le prospettive oblique ed espressionistiche dei suoi moti interiori, la sua voce intagliata nel legno, ogni singolo concetto cesellato e pronto ad impattare, un pasto per orecchie e meningi con la stessa proprietà nutritiva di un pranzo a sei portate con piatti di notte, asfalto, sentieri, riflessioni che oscillano come l'ago di un sismografo, stregone con dita odorose di THC e nicotina a sondare viscere.

Credits

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