“A ogni colpo di vento” è il nuovo singolo di Tommaso Caronna: un recitato tesissimo su sonorità alt rock disponibile sulle piattaforme digitali.
Un singolo di cinque minuti su un testo crudo, senza girare intorno al problema. Quello di tanti che si credono diversi dagli altri, ma così diversi poi non sono mai. Un tema svolto su parole vomitate a freddo, con una produzione vocale ridotta all’osso, sopra un solo giro di chitarra elettrica ripetuto fino alla fine. Tommaso Caronna in “A ogni colpo di vento” da voce alla solitudine di un uomo incompreso, contro un oggetto d’amore che violenta i suoi sentimenti, spietato come la società in cui viviamo e da cui quelli come lui si sentono traditi (ma poi “la vita in fondo è così / bisogna prenderla come viene”).
Il singolo, edito da Fenice/Ingrooves (UMG), vede Tommaso Caronna tornare alla canzone dopo gli ultimi album strumentali. Una canzone non canzone, uno sfogo tesissimo recitato senza riserve, dove la voce fredda di Tommaso Caronna è una lirica cupa e drammatica con un’apertura di levità solo nel ritornello, l’unica parte cantata del brano.
Tommaso Caronna continua il discorso iniziato con “Vivere per negligenza”, perseguendo nel suo “stile di cantare quasi un po’ svogliato” (cit. Rockit) e facendone ormai un tratto distintivo di tutta la sua produzione (voci sovrapposte a creare una litania monocorde, sospiri tagliati, sillabe troncate). “A ogni colpo di vento” è un lavoro sentito che non si risparmia e va a toccare un discorso profondo che indaga l’abisso dell’uomo moderno. Una “Creep” italiana, simile anche nei suoni, una rivendicazione selvaggia e spietata del proprio posto nel mondo.
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