Descrizione

Il titolo di questo album si deve inizialmente alla sintesi e al fascino esercitato dall’espressione inglese speaking in tongues che sta ad indicare laglossolalia, una parola che, tra le altre cose, era già stata tirata in ballo daiTalking Heads per un loro disco. Questo termine di origine greca significa "parlare in altre lingue"; ma più precisamente si usa per descrivere la pronuncia di ciò che può essere interpretata come una lingua esistente ma allo stesso tempo ignota a chi parla o chi ascolta; le parole diun linguaggio mistico o magico oppure suoni ancestrali o sillabe apparentemente senza senso; come quelli che a volte sentiamo nei rituali religiosi di varie culture.
Questo album però si chiama Lingue perché racconta soprattutto del bisogno di imparare a comunicare in modi diversi da quelli che si conoscevano prima. Ad esempio di come possa servire una lingua a parte (nel senso più ampio del termine) per relazionarsi con una persona fondamentale della tua vita che viene colpita dauna malattia aggressiva che velocemente sottrae lamemoria, la capacità di essere autosufficiente e la percezione della realtà, o almeno di quella che condivide la maggior parte della gente.
Questo album si chiama Lingue anche perché parla di viaggi in altre terre e dichi invece arriva da lontano. Lingue perché si parla (molto) anche di sesso e delle sue magiche proprietà. E’ un disco pieno di corpi, in cui la fisicità ha un ruolo predominante e che si muove per opposizioni tra luce ed ombra, sconfitta e resistenza, razionale edirrazionale, l’amore edil suo contrario. Si tratta di dieci canzoni molto elettriche e che per la prima volta sono legate tra loro daun suono molto più omogeneo, daun’idea di arrangiamento che vedo più a fuoco rispetto al passato, meno derivativa o citazionista (ho scelto di curare da solo produzione artistica e arrangiamenti per prendermi ogni responsabilità ed eventuale critica). Ci sono senz’altro tutto l’amore per la psichedelia inglese e per le tre sacre B: Bowie, Battiato e Battisti, ma in questo caso si è cercata una sintesi personale che non facesse per forza riferimento a qualche epoca precisa o “scuola”.
NOTA:
"Inizialmente quest’album non aveva niente a che fare con queste canzoni, avevo scritto un disco completamente differente, molto più leggero edeterogeneo. Poi sono successe delle cose talmente grosse nella mia vita da non riconoscere più quelle canzoni e ho sentito il bisogno di scriverne delle altre. Il disco che sarebbe dovuto uscire non uscirà mai, ho persino buttato le session di pre-produzione scegliendo non a caso di arrangiare tutto il disco in studio con i miei amici-musicisti, lavorando prevalentemente in presa diretta e aggiungendo pochissimi elementi post-produzione. Abbiamo anche deciso di lasciare in bella mostra tutti gli errori che rendono speciale e sincero questo lavoro. Anche i testi sono molto più diretti e “di pancia”di quanto mai pensavo sarei riuscito a fare, a rischio di farmi male ogni volta che li ricanterò. A chi dovesse storcere il naso di fronte a tutta questa esibizione così esplicita del mio privato rispondo che questo fare quest’album in questa maniera è stato come girare il film dei miei ultimi due anni, per riguardarlo, soffrire o ridere di gioia, ma sostanzialmente per farci i conti. Non si poteva fare altrimenti."

TRACKLIST
01. Canzone per S
02. A chi la sa più lunga
03.Da lontano
04.Il mese più caldo
05. L’umidità
06. L’acqua su Marte
07.Le notti difficili
08. Piangi pure
09. Prendiamo esempio
10. Quello nello specchio

Credits

Tommaso Di Giulio: musiche, testi, produzione artistica e arrangiamenti.
Alberto Quartana, Mauro Ciolfi produzione esecutiva per Leave Music.
Edizioni Musicali: Leave Srl / Sugarmusic Spa - ℗ & © 2018 Leave srl

In questo album hanno suonato:
Tommaso Di Giulio - voce, cori, chitarra acustica, classica ed elettrica, E-bow, basso elettrico in "Canzone per S" e "Quello nello specchio", percussioni.
Simone Empler - pianoforte, sintetizzatori, organo, glockenspiel
Stefano Vaccari - basso elettrico
Andrea Freda - batteria
Giulio Filippini - chitarra elettrica
Aurelio Rizzuti - percussioni
Fabio Garzia - steel guitar su Da Lontano
Angelo Liberati - sax tenore e baritono
Yuman - voce nei ritornelli di "Da lontano"

"Lingue" è stato registrato e mixato da Igor Pardini al Cubo Rosso Recording a Roma.
"Canzone Per S" è stata registrata da Carmelo Avanzato nel suo studio segreto, a Roma, alle 3.00 di mattina.
Il mastering è stato effettuato da Fabrizio De Carolis presso il Reference Studio di Roma.
Foto - Andrea Boccalini
Illustrazioni e artwork - Davide Bart. Salvemini

COMMENTI (2)

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  • faustiko6 anni faRispondi

    Bravissimo lui, un'idea fresca di cantautore.

  • margherita.morana6 anni faRispondi

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