"È colpa dei zingheri". Questo è il titolo emblematico e provocatorio del primo album marchiato Trio Canaia. Folk blues acustico, poesia e spezzoni d'intrattenimento, un viaggio tra italiano e dialetto veronese: un misto di situazioni che fanno sembrare quest'opera un piccolo copione teatrale più che una composizione musicale.
Il Trio Canaia, formatosi a Verona a fine 2016 , è guidato dalla canaglia Marco Zuffo, in arte "Fozzu", cantante, chitarrista, poeta e umorista della band. Accanto a lui ci sono i compagni d'avventura Matteo Brutti (batteria e voci) e Carlo Tregambe (armonica e voci). Il trio acustico, dalle sonorità folk blues, in poco meno di 24 mesi è riuscito ad esibirsi in locali e sagre del veronese, raccogliendo una trentina di date sparse nella provincia.
Ad inizio 2019 i tre si prendono qualche mese di assenza dai palchi per ideare e produrre “E’ colpa dei zingheri”, registrato al Mellowsong Studio di Verona. Si tratta di un’opera dal sapore grezzo, analogico, rustico, irriverente e profondo. La semplicità ritmica ed i ritornelli persuasivi fanno da sottofondo a concetti articolati, che guidano l’ascoltatore in una “zingarata”, per dirla come Ugo Tognazzi in “Amici miei”, lungo le tracce.
I testi sono divertenti e originali ad un primo ascolto, ma allo stesso tempo richiamano l'attenzione del pubblico per una successiva comprensione, spesso in conflitto con il significato iniziale. Alcuni esempi: l'equivoco di passare una vita ad "urlare" solo perché è stato frainteso il significato della parola "osare"; esser convinti ed accontentarsi di credere che la "colpa" di tutto sia riconducibile ad entità scontate, quali gli "zingheri"; passare momenti d'infelicità e mancanza di reattività nella quotidianità degli eventi, meditando riflessioni che possono trovar luogo "in fila dietro a uno sportello"; doverne poi uscire rimettendosi in gioco, facendo magari delle brutte figure, quasi obbligati a vivere un’esperienza disarmante"; ritrovare lucidità e coraggio anche solo per la soddisfazione di rigettare alla società quanto di più brutto ci si tiene dentro e che non si riesce a tirar fuori se non in "un posto sconto".
Queste in sintesi le tematiche affrontate nell'album, che il gruppo sta promuovendo nelle esibizioni dal vivo. Durante i concerti non mancano le cover, che spaziano tra generi ed artisti vari (The Kinks, Bennato, Dylan, Conte, Marley…) i cui pezzi sono riarrangiati secondo le sonorità folk blues caratteristiche del Trio. Non manca neppure il cabaret ispirato al pubblico presente in sala, che sia immerso nell'aperitivo o a fine cena.
Segnatevi "Trio Canaia", seguite le canaglie sui vari canali social e soprattutto, dopo aver ascoltato “E’ colpa dei zingheri”, venite a vederli dal vivo.
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