TESTO
NON TACCIANO I CANTI (BEIRUT, 13 AGOSTO 2006)
“Il Signore ha giurato con la Sua Destra
e con il Suo braccio potente:
«Passate, passate per le porte, sgomberate la via,
innalzate un vessillo per i popoli.
Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi darò pace.
Nessuno ti chiamerà più abbandonata
né la tua terra sarà più detta devastata.
Sulle tue mura, Gerusalemme, ho posto sentinelle.
Per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai.»”
Non tacciano i canti e si alzino, perché, ad oggi, 13 agosto 2006,
i bombardieri su Beirut incalzeranno i quartieri civili per altre due settimane.
Si alzino perché servirà ancora un mese perché l'aeroporto Rafiq al-Hariri
sia in grado di ricevere gli aiuti internazionali.
Si alzino perché dopo dodicimila incursioni aeree israeliane
sfiorano il milione i civili libanesi senza un tetto.
Accompagnino la marcia dei duecentoventimila profughi
che stanno lasciando il Paese. Perché dove erano settemila case popolari,
seicento strade, ponti, ospedali, scuole,
ora sono carcasse, ora è il più grande danno ambientale della storia del Mediterraneo,
ora sono quindicimila tonnellate di petrolio a ridosso della spiaggia di Ramlet el-Bayda,
ora sono seimilamiliardi di dollari di danni;
e quel che non è deserto è la stima di tremilasettecento feriti senza assistenza.
Si alzino i nostri canti perché, ad oggi,
le vittime civili sono millecentotrenta e millecentotrenta sono le famiglie
che non sanno se avere ancora la forza per credere nel genere umano.
Si alzino perché un terzo di quelle millecentotrenta vittime aveva età inferiore ai dodici anni.
Si alzino contro la cooperazione militare di Israele con la Nato,
contro la fornitura italo-inglese dei primi mille Kit J-dam della Boeing per gli F-16 israeliani,
contro la promozione degli aerei radar Awaks della Nato,
contro la fornitura tedesca dei sottomarini Dolphin da attacco nucleare,
contro gli addestramenti nel Golfo di Taranto, in Ucraina,
nel Golfo Persico, a Telaviv, nel Mar Rosso.
Si alzino i nostri canti perché il popolo non merita tutto questo.
Si alzino i nostri canti perché il popolo non merita tutto questo.
Perché per ottenere ciò che rivendica,
Israele testa le tecnologie militari dell'Occidente nel Medio-Oriente,
affliggendone le popolazioni arabo-palestinesi
e sperando che di fronte alla tragedia sociale conseguente all'azione militare,
affievoliscano le resistenze civili.
Il Libano è in macerie.
Nella Striscia di Gaza, all'inizio della Seconda Intifada,
il ventidue percento della popolazione palestinese
viveva al di sotto della soglia di povertà;
oggi il tasso è salito al cinquantasei percento
e la Banca Mondiale stima che in quattro anni toccherà il settantacinque percento.
Quello era il tredici luglio del duemilasei.
Quattro anni sono passati e, dopo l'Operazione Piombo Fuso,
si può dire che la Banca Mondiale avesse torto;
perché non è il settantacinque percento della popolazione della Striscia di Gaza
a vivere al di sotto della soglia di povertà.
È l'ottantasette percento.
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Non tacciano i canti (Beirut, 13 Agosto 2006) si trova nell'album Io ricordo con rabbia uscito nel 2011.
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L'articolo Ultimo Attuale Corpo Sonoro - Non tacciano i canti (Beirut, 13 Agosto 2006) testo lyric di Ultimo Attuale Corpo Sonoro è apparso su Rockit.it il 2019-01-23 14:35:51
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