"Ogni disco è diverso, ogni disco prende la sua strada. Noi dobbiamo seguirla.
All’inizio non sai bene da che parte va, ma quando hai tutte le canzoni finite, le metti sul tavolo e si chiamano da sole, trovano il loro nome: “Il giardino che non vedi”."
Il nuovo album degli Üstmamò, formazione storica dell'underground musicale italiano, prende ispirazione dai luoghi familiari alla band, quei boschi, quelle strade, quel pezzo di mondo fuori dalla propria finestra dove ritrovare le proprie radici.
Il giardino che non vedi è un segreto, un rifugio nascosto in cui si articola quest'idea di ritorno alle origini. Recuperando quelle sonorità a metà fra rock e minimalismo che avevano portato la band alla ribalta negli anni duemila, ma trasformandole in un'opera matura e marcatamente personale, il settimo lavoro in studio della band si presenta come una collezione di bozzetti intimi e
Finanziato grazie a una straordinaria campagna di crowdfunding, il disco vedrà la luce il 5 Ottobre 2018 per l’etichetta Gutenberg / Primigenia.
Ad accompagnare Luca A. Rossi, Simone Filippi ed Ezio Bonicelli, già nel nucleo originale delgruppo reggiano, un carosello eclettico di artisti: Marco Menardi (Wolfgango), Sandro Campani (scrittore modenese) e Silvia Barbantini, la primissima cantante degli Üstmamò, che si riunisce alla band come autrice dopo trent'anni.
“Il giardino che non vedi” sposa la ricerca musicale tanto cara agli Üstmamò ad una rinnovata liricità grazie a queste fortunate collaborazioni.
È cosÌ che fra le tracce del disco si snoda una dichiarazione d'identità e di intenti, un chiaro messaggio: gli Üstmamò sono qui ed ora, più che mai, e vi invitano a scoprire la loro ultima, naturale evoluzione, un segreto che non vedono l'ora di condividere con fans vecchi e nuovi.
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