Uvì! rappresenta nel nostro dialetto ( quello reggino ) un’esclamazione di stupore ancora oggi molto usata.
Abbiamo adottato questo nome per la nostra band, e finalmente dato vita a questo EP omonimo, iniziando per ora a registrare questi tre brani, che speriamo vi piacciano. Il primo è “28 Dicembre”, un ricordo e un monito del 1908, un terremoto e a seguire un maremoto, un pezzo della nostra storia di cui troppo spesso ci dimentichiamo. A seguire “Lavuru non ‘nci ‘nd’è” , un ritornello che è un’amara constatazione, ma che diventa un’ occasione per parlare del lavoro che invece c’è, ma a condizioni da sfruttamento. Per finire invece “Non mi ‘ndi futti nenti”, un brano romantico, in parte dolce e rilassante, in parte più passionevole. Come l’innamoramento. Un vecchio proverbio reggino diceva: “si ddhù si vonnu, centu non ponnu”.*
*Se due si amano neanche cento persone possono fermarle
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