Fino ad ora ho pubblicato canzoni indie-folk solo in inglese, “Quiete dell’anima” è il mio primo singolo in italiano, un brano acustico cantautoriale con chitarra, voce e violoncello. È una canzone dolceamara, che parla di lasciare andare una relazione che, per quanto sia intensa, non fa bene alla quiete della propria anima. È una carrellata di dolci ricordi, raccontata non in chiave nostalgica, ma con la serenità di chi ha scelto un equilibrio più grande. È scritto da me, vale, e nella registrazione suono la chitarra e canto. il brano è scritto, suonato e cantato da vale, prodotto da Tarab e il mix e master sono di Eugenio Fabiani. La copertina è tata realizzata dall'illustratrice napoletana Sara Sbaragli, e rappresenta una statua greca trasparente in rovina su una spiaggia sullo sfondo di uno struggente tramonto: simboleggia ricordi antichi ed evocativi, commoventi come un frammento di letteratura letto tanti anni addietro, trasparente come un ricordo che sbiadisce nel tempo e come il vetro della lente attraverso cui si vede il mondo quando si è innamorati.
testo:
L’intensità
Con cui cercavi tramonti
L’han spenta ormai
I nostri venti
Ricordi?
Le passeggiate al mare
La vibrazione
Della tua voce
Tramavano gli occhi
Sorrideva il cuore
È tanto ormai
Che non ti vedo
Alzar lo sguardo
In alto al cielo
La notte, dicevi, la notte
È dei monti
La notte, dicevi, la notte
Torno un lupo indiano
Ricordi?
La vibrazione
Di un unisono
Intuito
È tanto ormai
Che non ti vedo
Alzar lo sguardo
In alto al cielo
La notte, dicevi, la notte
È dei monti
La notte, dicevi, la notte
Torno un lupo indiano
Lasciare andare
Per la quiete dell’anima
Quiete dell’anima
Quiete dell’anima
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