In “Fly” l’osservazione del volo di un pettirosso è l’occasione per una riflessione sugli sforzi di chi vive ogni giorno la condizione umana giù dal cielo, qui sulla terra; il protagonista è combattuto tra il desiderio di partecipare a quel volo lontano, leggero e spensierato e la partecipazione emotiva, sofferente, ma anche orgogliosa, alla comune condizione umana:
“Vola pettirosso vola, hai mai visto come tutti noi ci sforziamo? Tu che voli così in alto, vedi mai come noi tutti splendiamo? …Tu voli così libero e selvaggio, ma canterai mai questa mia tristezza?”
Un potente e cupo riff di basso elettrico si muove su un sostenuto beat da dancefloor, la melodia è sognante cantata con voce sussurrata all’inizio per poi aprirsi poi in un potente ritornello electro-wave che ci invita a spiegare le nostre ali e a volare al di sopra e di ogni difficile realtà.
Fly
Valente
Descrizione
Credits
Testo di Valente">Claudio Valente
Musica di Valente">Claudio Valente, Andrea Lombardini e Davide Colletto
Prod. Andrea Lombardini
Valente: vocals, programming
Andrea Lombardini bass
Alberto Milani guitar
Davide Colletto drums
Recorded at Virtual Studio (Treviso) by Andrea de Marchi and at Q Recording Studio (Milano) by Antonio Nappo
Mixed at Q recording Studio (Milano) by Antonio Nappo
Mastered at La Maestà Studio (Milano) by Giovanni Versari
Artwork: Francesca Bazzoni
Ph: Giorgio Ricci - photography
Press: Sfera Cubica
Label: Dischi Soviet Studio
Booking: Vrec Booking
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