Scritto da Valerio Carbone intorno agli anni 2000, inciso dall'autore per la prima volta nel 2012 (di ritorno da un viaggio in Mongolia), "Wittgenstein-Haus" trova nel 2022 una nuova veste grafica e sonora, grazie soprattutto al lavoro di arrangiamento e mix del musicista Simone Balestro che ha ridato all'opera originale un suono e una spendibilità più contemporanee. Nell'arco di questi dieci anni (2012-2022), Valerio Carbone ha fatto tutt'altro: non ha dimenticato di coltivare la sua passione per le parole ma lo ha fatto soprattutto attraverso la narrativa (è autore di alcuni libri che hanno raccolto un discreto successo, primo fra tutti il romanzo del 2015 "Il mercante d'acqua").
"Wittgenstein-Haus" è l'opera prima (e unica) di un autore poliedrico ma è anche uno spaccato di vita pieno di contraddittorietà: un disco adolescenziale che vive nella sua dimensione autobiografica. Le tematiche sono inerenti alle disillusioni politiche ("Berlino Est", "Ballata per gente distratta", "Sangue e terra") o alla lotta contro le stereotipie del femminile ("Una donna", "Canto notturno in Si minore", "Il misogino") che sono, al contempo, un tentativo di auto-definizione rispetto all'altro sesso. In mezzo a questi due nuclei tematici, ruotano alcune canzoni più intime: sono ricordi d'infanzia ("Ricordanza") o della prima adolescenza ("Occhi tristi", "Canzone dell'amore ferito", "Iperuranio"). Musicalmente il disco attraversa vari generi: dal cantautorato classico ("Inutile", "Sul viale Karl Johan", "Una donna"), a momenti più pop-rock ("Iperuranio", "Canto notturno") sino alle sperimentazioni più evidenti, com'è nel caso di "Berlino Est", il pezzo di apertura.
Wittgenstein-Haus (10th Anniversary Edition)
Valerio Carbone
Descrizione
Credits
Edizione speciale del disco "Wittgenstein-Haus" riedito con mix, scaletta e arrangiamento differenti rispetto alla prima pubblicazione (2012). Testi, musica e voce di Valerio Carbone. Arrangiamento e mix a cura di Simone Balestro. Archi di Paolo Tini Brunozzi.
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