Boccadoro è un brano luminoso, triste e bizantino. Ha un sound compatto, uno svolgersi armonico semplice e un testo diafano e poetico. Questa canzone parla del potere che, ancora, ineluttabilmente modella, regola e sfianca i nostri corpi. Il passato resta con noi, asserragliato nel corpo. Siamo noi le prime custodi del potere, anche se non lo vorremmo. Attendiamo, pazienti, che questa autorità sfiorisca, ci lasci in pace, e che da quella sfioritura si produca finalmente un nuovo mondo, libero, dorato e dolcissimo.
“Immaginate, per un momento, che cosa significhi abitare un corpo senza nessuna paura.” (Olivia Laing)
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