Il singolo annuncia nel titolo, con chiaro riferimento ad marchese De Sade, il sapore sadomaso del testo; il brano racconta infatti in termini allegorici dell’atto di sottomissione sessuale come liberazione da una corporeità pre-codificata (quale ci è stata insegnata dalle pornografie tradizionali) e come possibilità di fuga da un sistema imposto e insoddisfacente. L’escapismo e il post-porno (ovvero una forma nuova di intendere i desideri sessuali, de-localizzandoli e liberandoli in nuovi immaginari sessuali) sono tradotti in termini simbolici nel testo e nel videoclip. Si tratta infatti del tema in termini allusivi e lirici, evitando il registro pornografico ordinario.
“Voglio una dentiera in avorio/ tipo Ludovico di Baviera/ che digrigna ogni sera una preghiera a Gesù/ per tornar quello che era e che ora non è più.”
Il videoclip, fuori anch’esso su YouTube il 14 febbraio, è stato diretto da Moira Della Fiore e si tratta di una mise en scene simbolica di gioco sessuale (slave-mistress) tra le componenti della band Viadellironia.
Sade Valentino racconta di desideri che si disimparano e di corpi che sono potenza di desiderio.
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