Musica da camera psichedelica ed elettronica sperimentale: ecco gli ingredienti principali di questo album.
Le sperimentazioni di Filippo e Vittorio (a base di sintetizzatori inusuali, strumenti autocostruiti, suoni trovati e processati, ecc) si sposano alle partiture create da Vittorio per un ensemble di chamber music composto da violoncello, viola, contrabbasso, trombone, clarinetto, sassofono.
Le composizioni di questo album sono figlie di anni difficili, tanto sotto il profilo collettivo (guerre, genocidi, emergenze sanitarie, crescita delle disuguaglianze, impoverimento economico e culturale ecc) quanto sotto quello personale (Vittorio ha avuto negli ultimi quattro anni tre interventi chirurgici per tre mali diversi, Filippo nello stesso periodo ha perso entrambi i genitori. E sia Vittorio che Filippo hanno avuto, sempre in questi anni, motivi anche maggiori di stress, che non vengono riferiti qui).
Questi brani sono una ricerca “nonostante tutto” di qualche spiraglio di luce e bellezza, nel mentre si sta attraversando una distesa di ghiaccio sottile.
Come stringersi ad una persona amata mentre nel cielo incombe il pianeta Melancholia in rotta di collisione.
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