Descrizione

Blatte è un disco rivolto totalmente all' interno. È un viaggio dentro di sé, un' esplorazione della propria coscienza intima. I brani, spesso poco verbosi, evocano immagini oniriche, al limite del decifrabile ("mi sono sentito nudo come un verme, io da solo nel centro, tutto intorno a me il vuoto" - Nudo). Persino in brani più espliciti ed impegnati, come La Blatta, che presta la voce agli ultimi della società, è presente una forte componente introspettiva; musica e parole vogliono esprimere, in maniera sfacciata, la fierezza di chi provoca repulsione e dissenso nella gente e, anziché provare sommessa vergogna, reagisce con orgoglio, senza mai chinare il capo. Pasquale Vive A Napoli è una canzone d'amore, ma anche la cronaca di una passeggiata tra i vicoli di Napoli, dove il protagonista immortala delle scene con lo sguardo. Ognuna di queste fotografie, rievoca un particolare momento o una particolare dinamica di un amore passato, una storia tormentata, caratterizzata da tempeste emotive e turbe psichiche che affondano le proprie radici in drammi familiari e problematiche generazionali.
Le sonorità elettroniche dell' album, squisitamente deep, hanno l'intento di trascinare l'ascoltatore dentro sé stesso, negli abissi più oscuri della propria coscienza, per poi pestare con violenza nei drop e nei ritornelli urlati e sguaiati (si pensi al contrasto tra l'intro ed il ritornello di Smalto). Il sassofono è suonato in maniera percussiva, quasi convulsa, e trae ispirazione tanto dalle barre dei rappers, quanto dalla tradizione balcanica. Non mancano le sfumature jazzy, così come quelle mediterranee. La napoletanità è celata, non dichiarata, non ostentata, ma appena accennata nella scelta di alcune scale o alcuni sample.
Blatte non vuole assolutamente raccogliere applausi e non si pone l'obiettivo di intrattenere l'ascoltatore. Ha, piuttosto, l'intento di turbare ed invitare alla riflessione, quella scomoda. È un disco disperato, arrabbiato, ma anche intimo e metafisico. Parla di amore e di odio, di psicologia, parla della società ma senza descriverla. Preferisce fare un ritratto delle emozioni che si possono provare, essendo figli di questi tempi.

Credits

COMMENTI

Aggiungi un commento avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia