Margaret Lee - Zapoleti


DESCRIZIONE
L'egocentrismo umano inanima i nostri corpi.
L'uomo tende, tende, tende “al mio”
la propria anima, prima di tutto.
Per essere il centro dell'attenzione si venderebbe.
La bellezza ridicolizzata
si nasce tutti grandi critici
facciamo tutti parte dell'intellighenzia
tutti pronti a sfottere il prossimo
è una gara! Una gara!
In primo piano l'Io, poi il proprio ed infine, forse, gli altri.
Per smuovere la lacrima ci vuole poco, per smuovere il corpo e l'Io, ci vuole un danno personale.
All'occorrenza sono tutti grandi amici
come la chiesa
come i grandi nomi
come il vicino di casa
come il proprio cane.
Ultimamente non reggo più niente, io.
Io che non sono neanche nato
Io che non so fare a scrivere
Io che non so parlare
Io che rinnego la corruzione
Io che devo imparare a stare al mondo.
Sì.
Io sono molto stanco.
Bisognerebbe prendere la vita come un gioco,
come i cani.
Da cani.
Si starebbe meglio
senza pensieri.
Certi invece sono già dei cani dalla nascita,
animali schiavi o animali che schiavizzano se stessi o gli altri.
Basterebbe poco all'uomo per rimanere fedele alle proprie morali, talmente poco che vengono dimenticate.
Ideali venduti agli altri o addirittura buttati nel cesso.
Siamo così bravi a cantare in tivù
a fare gli investigatori da casa
a parlare di amore
a guardarci allo specchio
come se nulla fosse.
Come se nulla

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L'articolo Margaret Lee - Zapoleti di Margaret Lee è apparso su Rockit.it il 2013-10-24 18:45:08

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