DESCRIZIONE
(Riassunto delle puntate precedenti)
La rete, ormai fitta e inestricabile
E noi - io e te - intrappolati in essa,
in un mondo meta-linguistico,
una giungla popolata da mostri.
È uno strano mondo il nostro:
Il ragno tesse le lodi dell'insipienza
E il mondo sensibile
Non è contemplato
E tutto scivola, senza riguardo,
In uno slalom di format sfornati
- Grammatiche posticce
Elucubrano gravi applicazioni
Ma nell'epoca interconnessa
I veri nerd sono coloro
I cui occhi e sangue e grida
Escono di casa
E s'incontrano per strada.
Forse è così: non siamo fatti
Per l'intelligibile; preferiamo essere
Umani, selvaggi in anfratti,
Inconcrete, impalpabili ombre.
Com'è accaduto?
Chi è il responsabile?
Abbiamo perduto l'ultima facoltà:
Quella di esistere.
(Stato attuale)
Sovvertiamo questa celia!
Correggiamo quest'errore!
Abbiamo sofferto, per evolverci,
Rinunciando alle antiche passioni:
La sete di dominio,
L'istinto alla caccia, all'espansione
Stati d'agitazione hanno portato
A ribellarci a millenni di morale
Per costruir le tombe del potere
E adesso?
Di nuovo schiavi, piccoli, terreni,
Come egiziani: di profilo.
Cavalli di legno e di segatura,
Senza redini.
Nessun Omero a cantar le gesta
Di tanta umana pigrizia?
Privi della facoltà di guardare avanti
Stiamo di lato, in disparte, di sbieco
Ma per nostra fortuna
La storia è imprevedibile
E non per grazia ricevuta,
Ma per forza di cose!
Prendi un oggetto
O ciò che ne rimane e rompilo in terra:
Non siamo niente più di questi cocci sparsi.
Possiamo ancora scegliere - di perderci.
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L'articolo LeParole - Le lodi dell'insipienza di LeParole è apparso su Rockit.it il 2016-11-24 14:37:41
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