DESCRIZIONE
Sento una domanda che si aggira nella testa
tutta questa confusione la mia ragione acceca
Ricordo quand’ero bambino,
l’empatia per quel tipo
nessun nome, lo chiamavan solo zingaro
e poi con asiatici e africani
riempivano di inconsueto le mie convinzioni
Musiche di jambe che risuonano nell’aria
fisarmoniche che conducono in altri orizzonti
in altre storie,
che incrementano le mie cognizioni
da piccolo ero molto fiero
di avere queste occasioni
Dannata la mia curiosità,
la mia voglia di conoscere
sentirmi arricchito dalla diversità
chi comanda dice che ci ucciderà
poi aggiunge difendi il tricolore
mancanza di diritti, e questo rancore
ti accompagneranno ad ogni sorgere del sole
e la colpa, me l’ha detto quel signore,
è solo loro, di quelle persone che lui stesso
chiama di colore
Per fortuna che mi fermo a ragionare
e ricordo che già prima riflettevo su quel male
che attanaglia me come le altre persone
ebbene si, anche quelle al di là dell’equatore
e allora canto, allora canto
Dovunque uno sfruttato si ribelli
noi troveremo schiere di fratelli.
Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà
ed un pensiero
ribelle in cor ci sta.
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L'articolo The Lansbury - L'ironia del 4 Marzo di The Lansbury è apparso su Rockit.it il 2020-12-01 19:07:51
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