DESCRIZIONE
"Castagne" è un viaggio che parte tempo fa da un'idea, che nel percorso si è persa, è cambiata ed infine da sola è tornata a farsi abbracciare con un vestito apparentemente malinconico.
Il video è stato girato interamente tra le nostre valli e le nostre colline, dove tutti e quattro siamo nati e cresciuti.
E’ questo il vestito che abbiamo voluto dare a Castagne: è fatto di paesaggi e ricordi, e dentro ci sono le storie, gli incontri, i saluti; c’è il perdersi e infine, sempre lì, ritrovarsi.
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Produzione: Black Oaks Pictures http://www.blackoakspictures.com
Regia: Andrea Rapallini (@andrearapallini)
Fotografia e riprese drone di : Pierfrancesco Bigazzi (@pierfri)
Assistente alla camera: Stella Marotta Gigli (@stellasmg)
Montaggio : Giacomo Libone (@giacomo_libone_)
Colorist: Matteo Laguni (@matteolaguni)
Artwork scritta di Ernesto Fava (@ernst_arch_)
grazie ai ragazzi di @piandelpoggiobikepark e @piazza affari del brallo
Brano prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Simone Sproccati (@heysimo) e Andrea Castelli (@andrea.castelli) presso il Crono Sound Studio di Milano
I Palinurus sono Fabio Bergamini (@berga_p.e), Paolo Balzarini, Andrea Matti(@andrea.matti_), Carlo Emanuele Dirotti(@manu_dirotti)
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Si è rotto il silenzio cadono castagne
Da oggi l’autunno copre le montagne
Che cambiano aspetto e cambian pure noi
Tu accompagnami nel petto più tempo che puoi
Di parlar da solo mi capita più spesso
Da oggi però proverò a dargli un senso
A far disegni nelle nuvole è di certo il vento
Io proverò a disegnarti sopra a questo tempo
L’inverno passerà un’altra volta
E tu come lui sui tuoi passi torni sempre
Sei un sasso nella corrente
Marmo nella montagna
Sei nella festa in paese
Opere d’arte incomprese
Sei in un granello di sabbia
In un animale che scappa
Sei un riflesso nell’acqua
L’edera in campagna copre le persiane
Prende forza mentre intorno tutto il resto cade
Come un alpinista lentamente sale
si aggrappa ai ricordi e non li lascia andare
Colori che non ricordavo più
Li ho ritrovati dentro la tempesta
una canzone che credevo persa
È ritornata a bussarmi alla testa
e ieri eri sicuramente tu
Quel chiodo arrugginito alla finestra
L’inverno passerà un’altra volta
E tu, come lui sui tuoi passi torni sempre
Sei un sasso nella corrente
Marmo nella montagna
Sei nella festa in paese
Opere d’arte incomprese
Sei in un granello di sabbia
In un animale che scappa
Sei un riflesso nell’acqua
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“Castagne" è una canzone che ho inseguito per moltissimo tempo.
Molti anni fa se ne andò mio nonno, proprio nel periodo in cui nascevano i primi pezzi dei Palinurus, e fin da subito ho iniziato a convivere con l’idea di scrivere qualcosa a riguardo.
Mi piace pensare che arrivare a "Castagne" sia stato un po’ come per un alpinista raggiungere una vetta impossibile. Tante le vie tentate, che nel mio caso hanno aperto le porte ad altre canzoni; tante le volte in cui ho abbandonato le idee, gettandole come fossero detriti. Nel mentre è continuata la vita nelle nostre terre, tra la nostra gente e le nostre tradizioni; una vita fatta di bellissimi incontri e ulteriori saluti, uno su tutti quello a mia nonna, che alimentò ma allo stesso tempo appesantì il desiderio di raggiungere questa vetta.
"Castagne" è un viaggio che parte tempo fa da un'idea, che nel percorso si è persa, è cambiata ed infine da sola è tornata a farsi abbracciare con un vestito apparentemente malinconico, per proteggere quello che c’è dentro: la strada, tanti ricordi, tante storie e infine, inevitabilmente, loro.
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L'articolo Palinurus - CASTAGNE di Palinurus è apparso su Rockit.it il 2024-01-12 09:07:19
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