Se esistesse un telefilm adolescenziale non idiota, “La seconda cosa da andare” sarebbe la miglior colonna sonora possibile.
Chewingum sa di zucchero e si appiccica. Incipit banale, ma efficace nel descrivere le due caratteristiche principali di questo trio di Senigallia, autore di una decina di pezzi dolci e buoni che si incollano alle labbra dopo un rapido passaggio tra orecchie e cervello. Amore, amicizia, (post)adolescenza, provincia, in un’idea tondelliana depurata di tutto ciò che è abrasivo, sorta di ossimorica versione solare del negativo fotografico de Le luci della centrale elettrica. Rapporti umani giocati in punta di dialogo e di gesti minimi, a descrivere psicologie non superficiali nonostante le poche parole utilizzate.
Le sensazioni viaggiano tra Belle and Sebastian, Badly Drawn Boy e una sintesi di Ivan Graziani e Samuele Bersani, in un equilibrio pop in cui una fisarmonica o un fiato spuntano proprio là dove dovevano esserci. È un disco che si struttura come un continuo dentro e fuori tra interiorità e contesto, con la prima a definire il secondo. I luoghi fisici si tramutano in prolungamenti della mente, così come situazioni atmosferiche ed oggettive cambiano in seguito a sensazioni personali e soggettive. È un disco che parla di persone e luoghi in modo tutt’altro che banale o piatto e con il doppio valore aggiunto di farlo attraverso canzoni in grado di accomunare la possibilità di una lettura stratificata e una pura essenza pop. Se esistesse un telefilm adolescenziale non idiota, La seconda cosa da andaresarebbe la miglior colonna sonora possibile.
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La recensione La seconda cosa da andare di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-02-06 00:00:00
COMMENTI (5)
più che a LDCE trovo quanto mai azzardato l'accostamento a graziani!!!!!, bravi e simpatici i chewin, ma avvicinarli a graziani:=non mi sembra proprio il caso!:=:=:=
trovo azzeccatissima la recensione, e volendo anche il paragone "per antipodi" con Luci, ma sopratutto la parte su emozioni e contesto che si compenetrano. secondo me proprio giusta! rende l'idea! salut!
beh...non a caso l'ho citato come totale opposizione di contenuti e atmosfere...
Straquoto quanto sopra. Si è capaci di mettere in mezzo LLDCE anche quando si parla di un disco twee. Incredibile (e bastaaaaaaa!)
Disco fighissimo, recensione un pò meno. Bella e vera però l'ultima frase.
W I CHEWINGUM!
Ma perchè devi accostare quell'insipido di LLDCE a uno dei gruppi emergenti migliori d'Italia?!
Mi rendo conto che piace (solo) a voi di rockit (e ancora non me ne sono fatta una ragione), ma questo non lo eleva a metro di paragone, suvvia!
Non è esagerato tutto ciò?