Un pomeriggio pieno di luce. A brillare. Ascolta: ci siamo io e te, su una qualsiasi Pontiac azzurro cielo di questi ultimi anni Sessanta, le gambe pigramente stese fuori dal finestrino e la liscia long way home che scorre insieme ai Le Man Avec Les Lunettes, asfalto e autoradio caldi e morbidi, a fondersi uno dentro l'altro. Languidi. Ci credi?
Musica che unisce ricordi luminosi e consumati, i filmini su nastro, il succo di uva e la spensieratezza di Beatles e Beach Boys, al respiro ampio e vivo di violoncelli maturi, vibranti nel profondo. Ai respiri di un banjo che sussurra, di sperimentazioni nuove, di synth che sembrano trucioli brillanti di metallo. Sono stati i viaggi europei e fuori nel mondo, dentro questo secondo decennio appena iniziato degli anni duemila. Viaggi che fanno crescere, giri che fanno evolvere.
Ci sono i Belle and Sebastian e i Sigur Rós, stesi a sciogliere sui sedili dietro. Alzano di tanto in tanto le bottiglie di birra al cielo chiaro di inizio Giugno. Li guardiamo sereni, dallo specchietto retrovisore. Suonano insieme, jam session assurda e baluginosa, strumenti che entrano morbidi, con delle voci miscelate al punto giusto, nel tessuto musicale, corde di chitarra pizzicate appena, e archi che sembrano vento tra gli alberi lungo la strada.
Musica a spirale, gira e rigira sulle note e dopo poco ti perdi nel meccanismo, non c'è apice, punto di forza, zoccolo duro. Ma forse, forse è l'ideale per questo viaggiare. E se ti giri un attimo e ti sembra di non scorgerli più, sono scomparsi o cosa? Forse basta tirare fuori il disco che stavamo ascoltando insieme, io e te. Sorridi e rimetti da capo.
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La recensione Sparkles di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2011-05-23 00:00:00
COMMENTI (2)
un'ottima band. aspettiamo il disco.
Adorabili... as always!