Pezzi brevi che sembrano far parte di un racconto molto più ampio, di cui ci è stata data l’opportunità di leggere alcuni ottimi paragrafi.
Tre pezzi che il titolo stesso dell’opera che li racchiude suggerisce essere materiale “da casa”; ergo di base lo-fi. Nello specifico country folk a bassa fedeltà.
Melodia, voce, chitarra e un paio di altre cosette di fondo. Ma pochine pochine. Il necessario a definire meglio i pezzi, a renderli emotivamente comprensibili. La bella e nostalgica “Smile”, con quel suo crescendo appena accennato che ti sale già al primo ascolto; “Your song”, più compassata, più anglosassone. Un duetto molto dolce, sottovoce, di una dolcezza alla Mazzy Star, tanto per capirci. Un minimalismo stilistico ed emotivo che, in soldoni, è il punto di forza di casa Old Fashioned Lover Boy. Al solito: sembra facile, ma non c’è niente di più difficile che scrivere pezzi che stanno bene solo voce e chitarra. “She understand” non si scosta poi dalla via precedentemente tracciata. Questi sono tre pezzi alla mano, all’apparenza davvero molto semplici, che riescono a piacere proprio per questa loro semplicità. Pezzi brevi che sembrano far parte di un racconto molto più ampio, di cui ci è stata data l’opportunità di leggere alcuni ottimi paragrafi.
Mi piacerebbe poter leggere subito anche il resto.
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La recensione Home Recordings di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-08-12 00:00:00
COMMENTI (1)
Belli!