MargarethFlowers2013 - Indie

Disco in evidenzaFlowersprecedenteprecedente

Una band in stato di grazia per un ep perfetto.

"Flowers" dei Margareth è l'ep più bello uscito quest'anno. Una perfezione sonora rara abbinata ad una scrittura esemplare. Quattro canzoni che ribaltano il concetto di quella frase antipatica, che spesso viene usata per produzioni di questo tipo: "Non sembrano nemmeno italiani". Bene, in questo caso c'è da chiedersi quante uscite strombazzate e blasonate vorrebbero suonare così italiane. Secondo me, un po'.

Il rock, quello degli esordi, è quasi assente ma la sua deflagrazione ha dato via ad un big bang di suoni che non t'immagini. La lezione è quella delle grandi band alle prese con nuovi metodi espressivi, come gli U2 ai tempi di "Acthung Baby" o i Radiohead di "Kid A", aggiornate a quella moltitudine di variabili che propone il 2013. Apre "Help You Out", singolone incredibile, che gioca con me la parte del magnete mentre io quella del ferro. Un po' Colder, notturno ed insieme glaciale, alla fine fa crescere le chitarre. "Asimov" col suo incedere shuffle, rotolante e sottilmente jazzato, futuristico per definizione, vive della bella linea vocale e dei cambiamenti d'atmosfera, galattici, i Pink Floyd di "Meddle" ridotti a codice binario e sparati nello spazio. "Maze" fa venire i brividi, minimale ed insieme epica, con le distorsioni che orchestrano mentre il pezzo rimane sospeso. La title track chiude questo ep e sembra di sentire la strada che avrebbero potuto prendere i Keane se fossero evoluti. Al minuto 3.28 inizia un lungo ambient siderale figlio dei Sigur Ros, che interpreta bene l'atmosfera tutta di "Flowers" e porta il lavoro alla conclusione, lasciandoti in attesa di un ulteriore pezzo, invano.

I Margareth ci lasciano con l'estrema curiosità, quella di ascoltare la loro composizione applicata ad un nuovo full lenght e quella di vedere dal vivo come elaboreranno questi pezzi. "Flowers" è un nuovo, importantissimo punto di partenza , fossi il boss di una grossa label, metterei questi ragazzi sotto contratto senza pensarci un attimo. Una band in stato di grazia, se non la conoscevate, ora è il momento.

---
La recensione Flowers di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-03 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autoreavvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussioneInvia