Cambio di registro per i Joycut: dal brutale caos terrestre all’arrembaggio strumentale del cosmo attraverso un magniloquente affresco electrowave.
L’intero percorso artistico dei Joycut incarna a suo modo, come dire, una sorta di concept-album senza soluzione di continuità; è infatti attraverso la cangiante sonorizzazione delle vicissitudini esistenziali di Sig. Uomo che la band bolognese ha palesato nel tempo (e col tempo) le proprie urgenze comunicative. “PiecesOfUswereLeftOnTheGround” - a due anni di distanza da “Ghost Trees Where To Disappear” - rappresenta forse il primo vero cambio di pelle, il primo atto di un progressivo allontanamento dal brutale caos terrestre verso derive stellari non meglio precisate, attraverso un sintetico arrembaggio strumentale del cosmo tra i cui meandri, alla fine, tutto si dissolve ineluttabilmente in egual misura, bellezza e atrocità.
Registrato tra Bologna, New York e Düsseldorf il quinto full-lenght dei ragazzi felsinei riserva ben poco spazio alla luce proiettando invece nel buio più immaginifico una moltitudine di personalissime intuizioni e citazioni sotterranee, fino a ricreare, dettaglio per dettaglio, un magniloquente affresco di electrowave vitaminizzata: all’epica sintetizzata di “Wireless” l’onere dell’iniziatica deflagrazione, a seguire le incalzanti modulazioni kraftwerkiane di “Domino”, poi l’intercity siderale ”Dark star” che viaggia per più di 8 minuti tra cosmic-rock teutonico e coldwave; se “1-D” è pura malinconia vocale che stordisce, “Children in love” e “Neverland” riverberano la parte più sperimentale degli ’80 elettronici, “Pieces of us” (vero climax del disco) consuma l’amplesso finale tra shoegaze e darkwave lunare, “Save” rappresenta l’enclave post- punk dell’album, “New poets” quella industrial… E poi c’è tutto il resto. Un rifugio placentare carico d’amniotica felicità per quello che suona come un disco che sarebbe piaciuto tanto ad Asimov quanto al buon vecchio Rousseau.
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La recensione PiecesOfUsWereLeftOnTheGround di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2013-10-31 00:00:00
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