Un mix di psichedelia, pop e elettronica che ipnotizza e ammalia al primo ascolto
"Aroma Morango" è un titolo bizzarro che risuona strano nella mia testa e che mi incuriosisce molto, così come le otto tracce che risiedono all’interno di questo disco, una miscela di suoni difficili da definire con una precisa etichetta e, forse anche per questo, molto interessanti.
La opener “Attila” ha una delicatezza pop perfetta e tenue che rapisce nell’immediato, ma con gentilezza, mentre la seguente “A laughable self defense” è fatta di synth circolari e acuminati che si legano a milioni di frammenti elettronici, un’atmosfera quasi onirica dai colori sgargianti che ti accecano gli occhi. “Panopticon” strizza l’occhio a certe sonorità indie-rock venate di elettronica, ed è come se i Raveonettes saltassero fuori a braccetto con i Vampire Weekend, continuando poi con "Electric broom wizard” e le sue trame sonore frenetiche che formano un caleidoscopio di ritmi che sgusciano via veloci come tanti grilli funamboli.
Menzione d’onore a “Counterclockwise”, inserita nella nosta Top 100, e il motivo è facilmente comprensibile non appena premuto play: è come essere catapultati in una dimensione spazio-temporale indefinita e indefinibile dominata da un organetto anni ’70 tutto da ballare, fresco e cadenzato. Con “Balzeboth” siamo ancora in alto in un prisma musicale che, comunque lo rigiri, brilla di luce propria e ti sprona ad alzarti e a ballare goffamente senza vergogna, fino ad arrivare alle ultime cartucce, “Dreamcrossing”, che procede quasi per singhiozzi, e “Sputnik”, due minuti scarsi di tastiere evanescenti e tenui.
Il sounf di Ö.F. è una miscela di ingredienti che funzionano benissimo insieme, legandosi fra loro in maniera armonica ed esplosiva allo stesso tempo e, ascoltando tutte le tracce, si ha come l’impressione che tutto avvenga in modo naturale, mai forzato o artificioso, come un dono innato che l'autore ha dentro. Per venti minuti ci troviamo quindi ipnotizzati da un mix di psichedelia, pop ed elettronica che scorrono lisci e piacevoli fino alla fine, fino a quel momento in cui decidi di tornare al punto di partenza, premere play di nuovo e lasciarti ammaliare da questa corrente sgargiante e multicolore.
---
La recensione Aroma Morango di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-05 09:00:00
COMMENTI