Un bel trip oscuro, freddo e cadenzato, dentro il quale perdersi.
Scent of Silence è la one man band di Manuel Mazzanega, già chitarrista dei Der Noir. Si capisce fin da subito che sarà un tuffo nell'abisso. La electro wave della band d'origine lascia di sé solo le linee di basso rotolanti e cicliche, ma quando entra la voce, si va dritti nel nero, le urla si fanno glaciali, disumanizzate, proprie del black metal. Solo gli sporadici interventi di Manuele Frau, cantante dei Der Noir, portano un minimo di melodia tra la disperazione delle grida. La musica è rarefatta, lenta, marziale, con salite post-rock, ambienze spettrali e richiami shoegaze.
È impossibile separare i sette pezzi che vanno a comporre "This Silent Distance", essendo tutti sfaccettature dello stesso viaggio infernale. Spicca "Disarmonica è la luce" perché è davvero singolare ascoltare lo scream/growl oscuro in italiano. "The Beautiful Suffering" mantiene ciò che il titolo promette, mentre "Teach me To Die" si avvicina ai classiconi di gente come Tiamat o i primi Paradise Lost. La dark wave di "The Existence Burns In Silence" lascia spazio al finale catartico di "Ethereal Maritime Reflections", quasi come se ci fosse data la possibilità di riemergere dall'abisso e per la prima volta si intuisce una possibile serenità, fosse solo contemplativa, suggerita.
Un bel trip oscuro, freddo e cadenzato, dentro il quale perdersi. Annichilente, devastante e compiuto. Un'ottima prova.
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La recensione This Silent Distance di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-23 09:00:00
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