Elli de MonII2015 - Rock, Blues, Garage

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Secondo capitolo per la one-girl band vicentina ed è praticamente impossibile non ripetersi: il blues di Elli De Mon ha davvero una marcia in più

Elli De Mon, secondo capitolo. Come sempre, lei sola al comando: anche se dal banco del T.U.P. Studio la seguono con la consueta flemma Bruno Barcella ed Alessio Lonati (facendo un paio di camei al cembalo il primo e al basso e organo il secondo), l'armamentario è tutto di Elli-Elisa, i suoni sono tutti i suoi, anche quando imbraccia il sitar e la dilruba, che donano a brani come "Unbreakable" e "Black Ego" una pienezza decisamente ipnotica. Ma mai soverchiante: perché se è vero che Elli tira spesso e volentieri fuori gli artigli (ad esempio nelle ruvide "The Judgement" e "Obsession"), con altrettanta naturalezza riesce a far emergere il suo lato più intimo, più emozionabile e di conseguenza emozionante (come in "Requiem for J." e "Ouroboros").

Caratteristica, questa, non comune a molti one-man band, ma vorrei evitare di ripetermi. Benché in questo caso sia praticamente impossibile: l'ho già scritto col primo disco e lo confermo, Elli De Mon ha una marcia in più rispetto agli altri, almeno in Italia, e con questo disco, che pure stilisticamente non si discosta molto dal primo, se non per la maggior asperità, prosegue di gran carriera sul sentiero che lei stessa si è tracciata. Che passa per un'idea della musica del Delta ossequiosa delle tradizioni e allo stesso tempo mai fondamentalista, anzi estremamente inclusiva, con un orecchio attentissimo a ciò che si muove in altre realtà (da cui, del resto, Elli proviene) e che può rientrare nel blues senza snaturarlo.

Da lì un lavoro certosino sul suono e sulla strumentazione che, senza mai uscire dai limiti imposti dalla modalità one-man, dà comunque all'ascoltatore la percezione di un disco con delle solide radici e al contempo profondamente moderno. Merito sicuramente dei suoni della chitarra, della produzione, della voce di Elli. Ma soprattutto del suo talento, decisamente non comune.

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La recensione II di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-09 09:00:00

COMMENTI (1)

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  • sh899 anni faRispondi

    Brava, bravissima Elli!