Livia FerriA Path Made By Walking2015 - Cantautoriale, Folk, Acustico

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Il più viscerale folk vestito da concept a “rilascio graduale”: alla ricerca della piena consapevolezza di sé e, forse, della felicità.

La quiete dopo la tempesta o, se preferite, la luce zuccherina dopo il grigiore più destabilizzante. “A path made by walking”, infatti, squarcia le nuvole di quel “Taking care” che nel 2012 raccontava una quotidianità turbolenta e dolorosa, satura di preoccupazioni e paure, per tratteggiare, al contrario, un percorso di progressiva autodeterminazione e conquista della serenità, nella più totale aderenza al principio secondo il quale “ognuno è artefice del proprio destino”. Perché, dunque, piangersi addosso quando invece la felicità potrebbe, chissà, nascondersi proprio dietro l’angolo? E se anche così non fosse l’importante è, quantomeno, averci provato, no?

Livia Ferri, evidentemente, deve averlo imparato a sue spese tanto da conferire a questo suo nuovo album il vestito di un concept a “rilascio graduale”, dove ogni canzone incarna uno step verso il raggiungimento della piena consapevolezza di sé. Chitarra alla mano la songwriter capitolina si mimetizza tra i chiaroscuri del più viscerale folk transoceanico (e no) per riversare caldo inchiostro liberatorio dalle fessure di una carnosa vocalità avvezza ai cambi di registro, tanto da cominciare con la sofferta passionalità à la Amália Rodrigues di “Hyperbole” e concludere poi con l’antitetica leggerezza (solo apparente) di “A good day to die”, più vicina alle corde di una Fiona Apple. Nel mezzo tante altre belle sensazioni, dalla penombra buckleyana di “Gratitude” alla schiettezza di una sempre presente Ani Di Franco (“Hound dog”, “The boss”), passando dall’intimismo avvolgente della Beth Orton più ispirata (”Dots”, “Heritage”).

Magari non sarà esattamente questo l’album della sua maturità – qualche influenza risulta, in vero, ancora troppo ingombrante – ma in quanto a cuore gonfio e voglia di rinascita la Ferri non ha davvero nulla da invidiare a nessuno.

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La recensione A Path Made By Walking di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-11 10:00:00

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