Un ep da ascoltare a tutto volume per farsi trascinare in una dimensione “alternativa”.
In caso non l'aveste notato, ci pensiamo noi a ricordarvelo: siamo in pieno revival anni '90. Nel caso non foste ancora convinti, ci penserà il proliferare di gruppi che sembrano appena usciti da un sottoscala di Los Angeles con le loro t-shirt dei Fugaziper andare a suonare in qualche locale affollato di giovani slacker indefessi spettatori di “Alternative Nation”. Dai, non potete non averlo notato, questo ritorno all'essenzialità rumorosa, ai suoni crudi, ai feedback, al cantato scazzato, agli anni '60/'70 ripassati al distorsore... Se tutto questo vi piace, date un ascolto a questo ep dei Loveless Whizzkid: cinque canzoni che invitano ad alzare il volume al massimo e lasciarsi trasportare in un mondo colorato – a chiazze, sbavature e mescolanze, come la copertina - di ipnotica psichedelia, robusto garage, lo-fi, Beatles, Pink Floyd, Dinosaur Jr, Pavement... Insomma dai, alziamolo 'sto volume, che ci divertiamo.
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La recensione Name improvements for everyday stuff di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-15 10:05:00
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