Sempre con una certa classe, Frei ritorna dallo spazio per osservare l'uomo e il mondo.
"Cosa rimane del tostapane? Del frigorifero? Del forno elettrico?"
Vi siete mai fatti domande del genere? Probabilmente capita a tutti, anche solo una volta, di ritrovarsi a ragionare sulle piccolezze della vita, sulle cose che ci circondano e a cui di norma non facciamo caso, e farne pretesto per riflessioni esistenziali. Per le persone “normali” dura il tempo che si può concedere alle questioni trascendenti prima di tornare alle piccole e grandi incombenze; i filosofi ci costruiscono carriere; gli autori – autori di racconti, di poesie, di canzoni – ci edificano storie che, se sono bravi, riescono davvero a parlare della vita partendo da un aspirapolvere.
Esattamente quello che intende fare Frei, lasciando lo Spazio che faceva da sfondo al precedente “2013: Odissea nello spiazzo” per tornare sulla terra, ma tornarci sul serio, per osservare quello che succede, a casa sua, nel mondo vicino e in quello remoto, per guardare l'uomo e gli animali, pensare che in fondo sono la stessa cosa, raccontarne l'evoluzione e l'involuzione, arrendersi all'esserne parte con tutto il bello e il brutto che comporta. Farlo a suo modo, che è il modo di un cantautorato contemporaneo e classico, pacato, intelligente, leggero, attento, che non fa sobbalzare ma nemmeno annoiare. Come le piccole cose di cui puoi fare a meno e che però un po' la giornata te la migliorano.
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La recensione Evolution di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-02-22 10:00:00
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